13-03-2024

Diversi e vincenti: il segreto del successo di Handshake, cocktail bar messicano ai vertici mondiali

Dal palco di Identità Milano 2024 i creatori del locale al terzo posto della World’s 50Best Bars hanno raccontato la loro libertà creativa e l’esigenza di prendere le distanze dal passato

Penelope Vaglini ha consegnato il premio di Identi

Penelope Vaglini ha consegnato il premio di Identità Milano ai creatori di Handshake

Una metropoli come Mexico City, fucina di idee e profetti, accoglie senza sosta progetti di ristorazione tradizionali, investimenti stranieri così come nuove insegne d’avanguardia. La visione del giovane olandese Eric Van Beek, insieme a Rodrigo Urraca e Rogeglio Gamboa, è stata proprio in questa direzione, ovvero indipendente rispetto a quanto fatto fino a quel momento.

Il loro cocktail bar Handshake è stato fondato nel 2021 e in soli tre anni è arrivato ad occupare il terzo posto della classifica dei World’s 50Best Bars. Uno speakeasy in realtà, dapprima costituito da una sala piano strada e che in poco tempo si è dovuto espandere in uno spazio nel basement per venire incontro alle numerose richieste.

Nel giro di poco tempo è arrivata la collaborazione con il gruppo Belmond, che ha aggiunto due nuovi outlet: rispettivamente nel complesso di Playa del Carmen e in quello di San Miguel de Allende. Alla domanda a cosa si deve il successo così repentino di Handshake i ragazzi rispondono raccontando della loro libertà di pensiero – quindi creativa – e all’esigenza di distacco dalla tradizione precedente.

«Ci siamo detti che non avremmo seguito le orme di nessun altro, facendo quello che volevamo in maniera totalmente libera. Non è stato necessariamente un gesto di rottura nei confronti dei nostri colleghi o di altri progetti altrettanto validi ma semplicemente volevamo poterci sentire liberi di esprimerci. L’originalità del nostro progetto è forse la vera la chiave di volta del successo che ci è stato riconosciuto» raccontano.

Il team è composto da 35 persone che godono di un salario accettabile, un ambiente sano e un’atmosfera stimolante e incentivante sul lavoro. Aspetti oggi sempre più determinanti anche nel mondo della miscelazione dove il lavoro notturno e le numerose ore di servizio non si discostano poi più di tanto dal retaggio dei ristoranti. «Il nostro obiettivo è quello di creare un’esperienza unica e diversa in tutto: dal primo momento di accoglienza alla musica, alla tipologia di drink, ai sapori, ai colori. Ci piace pensare che le persone possano lasciare il nostro bar più felici di quando sono entrate».

Per la prima volta nella storia del congresso di Identità Milano, è stato dedicato a questo gruppo di giovani professionisti un omaggio, un vero e proprio riconoscimento per il lavoro svolto e per la passione concentrata in questi pochi – ma determinanti – anni di lavoro. Nell’attesa di poter andare in Messico, vi anticipiamo che nel giro di qualche mese Handshake aprirà un fratello minore ad Amsterdam, dove tutti potremo provare lo stile e il talento di questi ragazzi.


IG2024: la disobbedienza

Tutti i contenuti di Identità Milano 2024, edizione numero 19 del nostro congresso internazionale.

a cura di

Chiara Buzzi

piemontese di ferro, classe 1986, laurea in Economia per i beni culturali, dopo anni di militanza nei locali milanesi, è co-titolare insieme a Edoardo Nono del Rita & Cocktails - storico American bar di MIlano e del Rita’s Tiki Room, spin-off caraibico polinesiano aperto nel 2019. Viaggia per passione, lavora per passione, mangia con passione

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