24-08-2024
Andrea Fugnanesi, chef executive della Stua da Legn che ha aperto a Livigno presso l'hotel Lac Salin Spa e Resort Mountain
Ad arrivare primo ci ha preso gusto Andrea Fugnanesi: chef umbro di 29 anni, non si è adagiato sul successo riscosso in poco più di un anno al ristorante Stua Noa all'interno dello storico hotel Concordia della famiglia Giacomelli a Livigno.
Poteva fermarsi lì, forte di una squadra ormai affiatata e di un menu che non ha mai smesso di essere coraggioso (da provare il piatto Respiro, ovvero diaframma cotto al bbq con fondo al timo, crema di cugol e chips di fondo o, ancora, Alta Montagna, il tubetto Monograno Felicetti con ragù di pecora, mantecato al fondo bruno con spuma di kimchi di topinambur e cerfoglio) contando sempre su una materia prima senza ombre. Ma Fugnanesi non si ferma: le sfide le insegue sempre con l'obiettivo di vincerle.
L'esterno dell'hotel Lac Salin Spa e Resort Mountain, 4 stelle superior a Livigno
«La Valtellina - sorride orgoglioso Andrea - è terra di carne e formaggi; noi abbiamo osato andando in controtendenza. A Livigno saremo sempre ricordati come i primi a esserci riusciti e in questi primi mesi di apertura, sono stati proprio i locals a dirci che finalmente abbiamo colmato una lacuna del territorio». E aggiunge: «L'idea mi è venuta proprio quando sono diventato l'executive chef del Lac Salin: volevo aggiungere valore alla bellezza della sua Spa. Inseguivo un concetto di benessere a 360 gradi e stimoli nuovi al di là delle carne e delle proteine. Ho scoperto che il mondo vegetale è molto più impegnativo di quanto si pensi: elaborare un menu richiede tempo, riflessioni e sperimentazioni infinite. Una grande sfida, ma non provarci adesso a 29 anni.....».
E così alla Stua Noa si è aggiunta la Stua da Legn con identica filosofia di cucina: essenziale e rispettosa del prodotto, con sapori, consistenze e colori capaci di attivare tutti i sensi. «A Livigno - spiega lo chef - i 1.800 metri di altezza e le temperature rigide non aiutano in cucina; devi imparare a calibrare anche la cottura della pasta. Nel nostro orto le coltivazioni sono limitate a quanto consentito dal clima: rape, levistico, coste, verze, patate... Ma abbiamo erbe e radici in abbondanza da raccogliere nei boschi e il resto andiamo a prendercelo lontano, come le fave Tonka originarie del Brasile».
L'interno del ristorante Stua da Legn: solo 9 tavoli e un massimo di 18 coperti
La Verticalità vegetale con sedano rapa, patata, ravanelli, zucchine, rapa bianca e quattro maionesi vegane: alla curcuma, al pomodoro, al carbone vegetale e allo spinacio
«Oggi per molti - spiega Fugnanesi - il mondo vegetariano è una moda; per me invece è un progetto in quotidiana evoluzione. Alla Stua da Legn non abbiamo scoperto nulla di nuovo, ma abbiamo osato, avvicinando e contaminando due mondi, solo in apparenza distanti come quello della cucina e della Spa. In pentola bolle molto di ciò che è stato studiato con la naturopata, le erbe hanno segreti che non mi sarei mai aspettato. Sono solo all'inizio, ma voglio imparare il più possibile da Valentina e specializzarmi su questo filone. Ora l'hotel viaggia in continuità, c'è un filo che lega Spa e ristorazione. A buon diritto possiamo dire che la Stua da Legn è la casa dell'alta cucina naturale, proprio come ho appreso da Pietro Leemann, pioniere del vegetarianesimo italiano, che ho conosciuto in un'edizione del Sentiero Gourmet qui a Livigno e poi assaggiato dal vivo nel suo ristorante Joia prima del suo ritorno in Svizzera. Mi colpirono i sapori, i colori, le acidità e l'incredibile abbinamento dei piatti a thé diversi. Quell'esperienza è rimasta nel mio database mentale ed è uscita prepotente al momento e nel contesto giusti: ora è la chiave di svolta dell'intera ristorazione del Lac Salin. A colazione abbiamo già introdotto un angolo vegano e stiamo studiando come sviluppare il vegetale nella mezza pensione del prossimo inverno».
Barbabietola, spiedino di rapa in varie consistenze
Come se fosse una pasta e patate esalta le origini napoletane della mamma di Andrea, ma qui il Bitto sostituisce la scamorza
Interessante sigillo alla cena: Panna cotta al latte di mandorla con fava Tonka e confettura al peperone
La giovane brigata che affianca quotidianamente lo chef Andrea Fugnanesi alla Stua da Legn
Terrina di patate, radice di prezzemolo ed erborinato di capra
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo