01-06-2023
Via Ausonio 7: Aurora.
Via Vespri Siciliani 16: Aurora, Piera, Valeria, Davide, Eleonora, Elena, Tania, Riccardo e Francesco
Sono trascorsi cinque anni e mezzo da quando il sogno di Aurora Zancanaro si è avverato con la prima infornata di pane de Le Polveri, che ha avviato un micro panificio a pochi passi da S. Ambrogio entrato nel cuore dei milanesi. Aurora è diventata ben presto una voce importante della panificazione italiana, insieme a tanti colleghi di Milano e non, che hanno nobilitato questa professione facendone di nuovo un’arte. Ma il valore aggiunto della Zancanaro è stato anche l’esempio felice di giovane imprenditoria femminile, che ha saputo farsi strada nonostante il grande altolà imposto dal Covid.
Aurora Zancanaro dietro al bancone
Il micro-panificio di via Ausonio, pensato e arredato per essere funzionale per una sola persona, era la celebrazione dello spettacolo di infornare e servire, di farsi solleticare dal profumo e dal calore di una piccola bottega in cui Aurora non ha mai mancato l’incontro di uno sguardo con il cliente e che, dopo pochi anni, ha condiviso con ben tre collaboratrici.
Le tipologie di pani, i dolci da colazione, le focacce e i biscotti, la granola… Sono prodotti che sono andati a comporre un calendario di produzioni dai ritmi serrati fino ad arrivare al miracolo dei panettoni artigianali che, in due anni, hanno triplicato i volumi arrivando a tirature importanti.
Il cuore di tutto però rimarranno quella tuffante e quel forno che l’hanno accompagnata in anni di crepuscoli passati a impastare e infornare nel micro-panificio.
Il bancone a vista sarà la vetrina in cui si vedranno sbocciare, giorno dopo giorno, dal martedì alla domenica: danesi, pain au chocolat, buns, veneziane, sfogliati dolci, pain au fromage, pane e burro e composte di frutta. Non mancheranno i grandi classici di Le Polveri: il pane campagna, il segale, il 100% integrale e il grano saraceno.
Intero, metà o un quarto: i pani a lievito madre sono e rimarranno il grande amore di Aurora, espressione di quell’artigianalità e talento che ha avvicinato nuove e giovani panificatrici, e che in Le Polveri – Panificio diurno, diventeranno anche companatico.
La grande sfida è infatti il laboratorio a vista, dove tutto accadrà di fronte al cliente e dove si aprirà un dialogo nuovo con la cucina e il mondo salato. L’entrata in famiglia della cuoca Tania Mena ha portato allo studio di un’offerta per il pranzo basata sulla cottura in forno, che darà un tocco in più a verdure, tomini, zuppe di legumi in coccio, uova al sugo e in tegame, ma anche piatti di recupero come zuppe di pane, crostoni, pane e olio…
La prossima inaugurazione di domani, venerdì 2 giugno, non sarà però un addio alla comunità creata in Ausonio 7, che resterà un punto vendita e continuerà a seguire il consueto calendario di prodotti di cui eravamo oramai profondi conoscitori. Aurora non dimenticherà da dove è partita, anzi questo nuovo progetto costituisce un ritorno alle origini ovvero al concentrarsi su sé stessa, su ciò che si desidera e soprattutto un ritorno all’impasto, al rapporto con la lievitazione e gli ingredienti.
Il grande laboratorio è un regalo che fa a sé stessa e alle sue collaboratrici. E non è solo una questione di spazio fisico incrementato, ma di libertà mentale. È il bisogno di scrollarsi di dosso l’organizzazione serrata di una catena di montaggio che doveva lavorare in spazi ristretti, di una panificazione a turnazione per garantire le produzioni e le consegne degli ordini. Preoccupazioni e pensieri che prendevano il posto a sessioni di sperimentazione e a quel rapporto con il pane e i suoi misteri che, da sempre, sono stati il talento e la vocazione di una donna che non ha mai smesso e continuerà ad alzare la claire alle 5.30 del mattino per dar fuoco a Le Polveri.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
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