04-03-2023
Guglielmo Araldi, 29 anni, chef del ristorante I Carracci, contenuto nel Grand Hotel Majestic di Bologna
Nel cuore della bella Bologna, tra le mura dell’unico hotel 5 stelle lusso della città (il centenario Grand Hotel Majestic “Già Baglioni”), Guglielmo Araldi e Vincenzo Digifico - executive chef e pasticcere del ristorante I Carracci - cercano l’unicità, per non perdere l’appuntamento con la modernità, senza lasciarsi intimorire dai quaranta chilometri di portici della città medioevale ma puntando dritto a una cucina di ricerca. Il Majestic, simbolo dell’accoglienza nostrana, è situato in un antico palazzo del XVIII secolo, il soffitto del ristorante ospita gli affreschi della scuola dei fratelli Carracci, tra le più alte espressioni artistiche del Cinquecento italiano, è immerso e intriso d’arte e storia, ma guarda al futuro. Quella a I Carracci è un’esperienza gastronomica guidata da una passione autentica, e italiana, per l’arte e per la cucina; di portata in portata conduce a un nuovo tipo di conoscenza esperienziale, di sensazioni, o comunque acquisita tramite i sensi, priva di astrazioni e delle congetture della pura teoria. In cucina non regna un costrutto teorico privo di sostanza, ma una conoscenza spontanea della realtà, senza rigide gabbie, ispirata da percezioni sensibili e felicità intuitiva per il nuovo. La creatività, le emozioni, si respirano in sala e si ritrovano nei piatti di Guglielmo Araldi, che propone una cucina di recupero e di ricerca, dove la tradizione gastronomica emiliana si evolve e rinnova in un personale gioco associativo.
Tortello di scorfano con salsa aromatizzata al limone, aglio nero di Voghiera, e aria di cozze allo zafferano
Piccione
La pasticceria è affidata alle sapienti mani di Vincenzo Digifico. Pugliese di Vieste, Vincenzo ha affinato la sua tecnica in grandi cucine come quelle dei Four Seasons, a Milano e Firenze, Le Grill a Monaco, Miramar di Paco Pérez a soli 23 anni - dove, per quattro anni, è stato a capo della pasticceria - I Portici a Bologna, fino a I Carracci del Majestic, in cui opera oggi. Il suo dolce al Moscovado e liquirizia racchiude un modo originale di vedere e intendere la pasticceria: un’arte anarchica, senza regole e confini, che non conosce geometrie ma si articola libera in un disegno senza schemi. Divertimento, curiosità e sorpresa sono alla base delle creazioni di Vincenzo, che si fanno portavoce di una maniera d’essere, anticonformista, estrosa e maniacale a tratti.
Piccola pasticceria
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Milanese, nata il 24 marzo 2002, è studentessa presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, appassionata di gastronomia e ristoranti