03-08-2022
Giancarlo Tavani, Gianpietro Stancari e Mattia Serventi, anime inossidabili della Trattoria Ai Due Platani di Coloreto, appena fuori Parma, sanno bene che c’è un frutto che dalla primavera arriva fino all’estate: le ciliegie. Stancari, lo chef della trattoria, è originario di Ceresara, in provincia di Mantova, cittadina famosa proprio per la produzione di queste bontà rosso vivo. E tra l’altro il vocabolo cerasus in latino indica proprio la “ciliegia”. È nata così, sulla scia del ricordo, l’idea di portare nelle terre di Parma un piatto tipico del mantovano, cioè i Tortelli di ciliegia, sostituti ideali, in stagione calda, di quelli di patate o di zucca. Essi contendono, ai Due Platani, il podio della pasta fresca più amata con i Tortelli di erbette, granitici e intoccabili. I Tortelli di ciliegia si presentano di un rosa tenue, ottenuto impastando farina, semola e uova con le rape rosse, mentre all’interno il ripieno è delicatissimo e vellutato (merito, lo ricordiamo, anche della preparazione espressa, con la pasta tirata e la farcitura stesa al momento della comanda). La farcia consiste di confettura fresca di ciliegia di Ceresara, rapa rossa, noce moscata, amaretto, Parmigiano Reggiano e un tocco di mostarda. La degustazione prevede che siano ricoperti di burro fuso, Parmigiano e salvia, con un piccolo trucco che ne cambia la percezione: se si gratta sopra al tortello un po’ di pepe, la dolcezza di fondo viene addomesticata, lasciando uscire sfumature inattese, con richiamo alla noce moscata e alla mostarda. Non capita tante volte di assaggiare una pasta fresca ripiena che abbia una b-side, come le musicassette di una volta: è tutto merito dell’affidarsi ai consigli di grande esperienza di Giancarlo Tavani, rassicurante padrone di casa, che invita a leggere i piatti da più lati.
La lasagna estiva
Gnocchi di patate di montagna
Tenero di coniglio grigio dell’Appennino
Gelato alla crema
Giancarlo Tavani
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella (buona) tavola come creatrice di legami, generatrice di ottimi ricordi e di emozioni vive. Instagram lucafarina88