22-06-2021
La Rossa Francese, uno dei nuovi piatti veg del ristorante Antonio Chiodi Latini di Torino
Arriva l’estate e diventa più forte la voglia di mangiare bene, ma, allo stesso tempo di sentirsi leggeri. Ecco perché la cucina 100% vegetale può essere un’ottima soluzione per unire gusto, soddisfazione e benessere. Sì, perché la cucina a base di verdura, ortaggi e frutta, senza nessun componente di origine animale (quindi no a latte, uova, burro, ecc.) può essere saziante, creativa, soddisfacente e divertente. Lo dimostra lo chef Antonio Chiodi Latini dell’omonimo ristorante di Torino, che, dopo un passato da cuoco “onnivoro”, si è buttato a capofitto nello studio della natura e delle sue delizie, con ottimi risultati.
Lo chef Antonio Chiodi Latini
La sala del ristorante Antonio Chiodi Latini di Torino
I 7 piatti del menu Estate dello chef Antonio Chiodi Latini Il nuovo percorso 100% vegetale dello chef Antonio Chiodi Latini parla di voglia d’estate, di aria aperta e di spensieratezza. La cucina dello chef utilizza ogni parte dell’ingrediente vegetale, dal germoglio alla buccia, evitando anche l’utilizzo di tofu, seitan e tempeh che solitamente vengono considerati i protagonisti della cucina vegana.
La Rossa Francese
Il Gusto del mare
Porro e Maillard
Ma cosa hai messo nel caffè
Verdi di Borragine
La Melanzana
Bloody Rosy
La carta dei vini Per la riapertura, anche una nuova carta vini, con particolare focus sulle etichette naturali. «La nostra carta vini si è ampliata – spiega Giorgia Chiodi Latini, ceo del Gruppo Green Food Evolution di cui il ristorante Antonio Chiodi Latini fa parte - Negli ultimi mesi abbiamo continuato a lavorare e a visitare piccoli produttori del territorio e non. Aratro è il nome della carta dei vini, proprio come quello sospeso in vetrina che da il benvenuto agli ospiti. L'aratro rompe la terra, divide le zolle, solleva le polveri e sposta i sassi. La nostra carta è quindi divisa in 4 sezioni - Terre, Zolle, Sassi, Polveri – che affiancano le qualità e le pecularità di un vino con un ambiente bucolico. In Polvere troviamo vini che tendono verso l’alto, in Sassi una spiccata mineralità, in Zolle un contatto materico, in Terre un’attenzione ai territori. Sempre disponibile e ancora più ricca la Coravin Experience con etichette di pregio servite al calice: si va dal Barolo 2016 di Ceretto al Sancerre del Domanin Vacheron. Nuovissimo anche il viaggio oltre il vino come l’Hipnotic Bouquet, che prevede un percorso di 3 estrazioni a freddo da piante, radici, fiori e cortecce».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore
Lo chef Salvo Campagna del Secondo Tempo di Termini Imerese (Palermo) ebdue dei suoi piatti veg, in alto Fagiolini saltati con sesamo e zenzero, su crema di tofu al pistacchio, in basso Fungo cardoncello delle Madonie glassato con chimichurri leggero e quinoa soffiata
Insalata Mista è il Piatto della bella stagione di Antonio Chiodi Latini, chef dell'omonimo ristorante a Torino
Antonio Chiodi Latini, autorità vegetale nel ristorante omonimo di Torino