26-11-2019
Allevamenti di cozze a cura della Cooperativa Mitilicoltori Spezzini di La Spezia
Si dice Levante ligure e si pensa alle Cinque Terre. Ma oltre a Riomaggiore si trova la sesta terra: Portovenere e l’isola Palmaria, davanti al suo porticciolo. E dopo Portovenere c’è La Spezia, col suo porto commerciale, turistico e il suo arsenale, subito dopo si trovano Lerici e Tellaro, quindi si arriva al confine della Toscana, e da lì inizierà la Versilia. Questo è il territorio della Lunigiana, che prende il nome dalla città romana di Luni, all’epoca porto marittimo da cui partiva il marmo di Carrara destinato alla capitale.
La zona è tutta provincia di La Spezia, famosa per i suoi muscoli, ovvero le cozze, ma negli ultimi anni anche la coltivazione di ostriche sta tornando in auge. La prima foto risalente alla coltivazione e pulizia delle ostriche risale al 1863, ma già ai primi del Novecento questa coltura si era abbandonata in favore di quella dei mitili, più redditizia e meno costosa, all’epoca in Italia si coltivavano muscoli praticamente solo nel golfo spezzino e a Taranto.
Un modellino di filari di coltivazione dei muscoli
La vista dalla terrazza del Palmaria Restaurant, contenuto nel Grand Hotel Portovenere
Crema di cannellini bio al rosmarino, polpo, muscoli e croccante al pistacchio, chef Massimiliano Volonterio, Palmaria Restaurant
Un momento di festa nel giardino della cantina Lunae Bosoni
Al suo interno il Venus Bar, per un aperitivo in terrazza, e il Palmaria Restaurant, indirizzo di fine dining che mancava in questa parte della Liguria di levante. Il nuovo chef Massimiliano Volonterio propone un menu degustazione e varie proposte alla carta, per gli ospiti internazionali dell’hotel, come per gli appassionati che prenotano un tavolo in questa splendida sala a picco sul mare. I muscoli fanno ovviamente parte del menu, ma Volonterio non disdegna i piatti di carne o del pescato in generale.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Master in Food&Wine Communication, programmatrice ossessiva, si perde in un buon bicchiere di vino. Ligure di nascita, milanese d'adozione