Il mare può far paura.
Quando il vento si alza, le nuvole si avvicinano le une alle altre e diventano via via più grigie, più nere, nelle località di villeggiatura i bagnanti fuggono dalla spiaggia e si ritirano nelle case di vacanza e negli alberghi.
Ma questa violenza, questo terrore, si tramuta in fascino quando questo spettacolo lo si vede dalla grande vetrata di un meraviglioso, piccolo, grande, ristorante.
Siamo arrivati a Senigallia in una serata da lupi. Ma, per fortuna, dei lupi avevamo anche la fame. Perché arrivare alla Madonnina del Pescatore a Senigallia, a Marzocca in particolare, da Moreno Cedroni, senza la fame del corpo e quella della mente sarebbe stato un vero peccato.

Ricordo di un viaggio in Vietman: ostrica alla griglia mangia e bevi
Cittadina benedetta, Senigallia. Una lunga, interminabile spiaggia che guarda verso l’alba, con due maestri di cucina e di ospitalità ai due estremi.
Da una parte Mauro Uliassi e la sua bianca casetta di legno sulla spiaggia, dall’altra Moreno Cedroni, grande vetrata al piano terra di uno stabile moderno, che con la luce della notte sembra quasi bello.
Ma bellissima è certamente la moderna sala dalla luce dorata, belli i tavoli e le sedie, bellissima la calda accoglienza nella notte da tregenda. Quale miglior proscenio a una scorribanda tra le prelibate, sapide, innovative proposte di Cedroni?

Panzanella di ricciola, sedano croccante, salsa all'olio e basilico e spremuta di pomodori
Era da molto che volevamo venire, ma poi, per una ragione o l’altra, non eravamo riusciti. Eppure, per chiunque scenda dal nord verso la Puglia, Senigallia rappresenta quasi una tappa obbligata, situata com’è a metà percorso.
Il tavolo era proprio alla vetrata, con vista tempesta, grande contraltare all’ordine gentile e mai affettato del servizio di sala. E la gentilezza, che comincia dal sorriso accogliente di Mariella, e continua con l’ironia e affabilità del nostro maître (sottolineo un particolare: tutto il personale con occhiali bellissimi!) non fa che aumentare il contrasto con la sapidità e la bellezza dei piatti di Moreno.

Piccione alla brace, melanzane affumicate, salsa masala e centrifugato di alloro
Anche i nomi ti trascinano:
Ricordo di un viaggio in Vietnam. Ostrica alla griglia mangia e bevi, oppure
Tra una catalana e una panzanella di crostacei. Sedano, cipolla in agrodolce e maionese di pomodori verdi. Per non parlare del
Risotto, ostrica, alghe e panna acida o del meraviglioso
Piccione alla brace, melanzane affumicate, salsa masala e centrifugato di alloro. Tutta una serie di piccoli grandi riferimenti all’oriente che contestualizzano e completano i singoli piatti.

Spaghetti agli scampi, zenzero e pomodoro fresco, con salsa di cavolo cappuccio
Abbiamo chiesto di aggiungere un riferimento “storico”:
Spaghetti agli scampi, zenzero e pomodoro fresco, con salsa di cavolo cappuccio.
E questo viaggio non poteva che terminare con, al posto della piccola pasticceria, un Alice nel paese delle meraviglie: Bianconiglio, Cappellaio Matto e soprattutto noi, un po’ Alici nel meraviglioso mondo della sala di Mariella e della cucina di Moreno Cedroni.
"E’ tardi" disse il Bianconiglio correndo verso il prossimo ristorante..."è tardi!".