11-01-2016
Tagliata di fassona impanata ma non cotta ai sentori di cioccolato bianco, salsa al parmigiano e rucola: è uno dei piatti di Antonio Borruso, nel suo Umami Restaurant di Bormio, indirizzo prestigioso per l'alta cucina in Valtellina
Quanti indirizzi golosi si possono trovare fuori dalle grandi città? Per fortuna parecchi. Abbiamo passato la settimana di capodanno a Livigno e, complice la scarsità di neve, ci siamo dati alla ricerca di chicche enogastronomiche in giro per la Valtellina. Non si può non nominare per primo Antonio Borruso, chef e patron dell’Umami Restaurant di Bormio. Cosa ci fa un napoletano tra le Alpi? Ci dice che glielo chiedono in tanti. Passato dal Gimmy’s in Aprica, ora guida il suo ristorante, con una stella Michelin, all’interno dell'elegante Eden Hotel. Ovviamente ci concediamo il lusso del menù degustazione “Per non dimenticare”, partendo da uno dei suoi piatti più classicamente valtellinesi: Pizzocchero sferico con insalatina di verza e polenta croccante.
Controfiletto di capriolo, porro, carote e neve al pino mugo, di Antonio Borruso
Padellata di capesante e porcini al ginepro su spuma di mais con bacon croccante, di Dionigi Colombo, chef del ristorante dell'Hotel Camana Veglia di Livigno
La pasticceria Hanselmann, a St.Moritz
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Master in Food&Wine Communication, programmatrice ossessiva, si perde in un buon bicchiere di vino. Ligure di nascita, milanese d'adozione
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.