01-10-2021
Isabella Potì (Bros, Lecce) nel ritratto di Brambilla/Serrani
Ne sono passate di copertine, video, shooting, premi, viaggi, trasvolate, set, dalla prima comparsa di Isabella Potì e Floriano Pellegrino sulla scena di Identità Golose. Correva l’anno 2016, i due cuochi al comando di Bros avevano già fatto irruzione sul palcoscenico della gastronomia italiana con piatti ruggenti. Per la prima volta nella storia di Lecce, fra le brume barocche fumava l’azoto liquido dell’Uovo fucking cold. Ma malgrado l’esordio coltello fra i denti, a Floriano e Isa su quel palco tremavano le gambe. Lui, verboso alla faccia dell’emozione. Lei, un passo indietro, bella, quasi silente, e ventunenne. È un’altra ragazza quella che ha preso posto di fronte alla platea di Identità formaggio firmando praticamente l’ultima lezione del congresso VentiVentuno. A 26 anni Isabella Potì è donna fatta. Piglio sicuro. Loquace senza debordare. La voce ferma quanto i gesti al pass. Le idee chiare: “Se sai quello che vuoi, a destinazione ci arrivi più rapidamente”. E non c’è dubbio che la velocità sia il ritmo consustanziale ai Bros.
La Pera 'ncirata di Isabella Potì
Isabella con Fabrizio Nonis, moderatore dell'intervento
a cura di
Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa
Linguine ricci e cocco - foto Annalisa Cavaleri
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Le foglie di fico della campagna salentina vengono raccolte dal papà della chef Rizzo, che le fa essiccarre prima al sole e poi all'ombra, per mantenere intensa l'aromaticità. Il risultato è un gelato saporito ma non troppo zuccherino, con la dolcezza del gelato al fico stemperata dalla piacevole acidità del sorbetto alla fragola e dalle gelée al gin fico della Farmacia dei Sani