08-10-2021
Gianni Tarabini e Cesare Battisti in posa insieme a Identità Milano 2021 per gli scatti di Brambilla Serrani
Rispetto è il termine che meglio rappresenta lo spirito con il quale Cesare Battisti (Ratanà, Milano) e Gianni Tarabini (La Fiorida, Mantello) hanno portato sul palco di Identità Milano 2021 il loro amore per il territorio e le sue materie prime. Un rispetto così profondo da portare in video o con una testimonianza diretta, anche i produttori per raccontare la loro passione.
La lezione, in collaborazione con Regione Lombardia, presente l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, ha dimostrato il principio per cui il futuro oggi può cominciare proprio da Milano, una delle capitali europee del food, e deve cominciare dal valore delle materie prime.
L’assessore all’Agricoltura in Regione Lombardia Fabio Rolfi
Gianni Tarabini ha portato in scena il Bitto, formaggio simbolo delle sue montagne, all’imbocco della Valtellina, dove si trova l'azienda agricola La Fiorida e dal 2011 il “Ristorante delle emozioni” che lo chef ha ha chiamato Preséf, una stella Michelin, che in dialetto valtellinese significa mangiatoia. Tarabini per quasi tutto ciò che porta in tavola si base sulla produzione dell'azienda agricola, come le 27 tipologie di formaggio, panna e burro, prodotte dal latte di vacche brune che pascolano libere.
Gianni Tarabini
E si capisce a fondo l’importanza del rapporto tra produttore e cuoco: «Sentiamo la nostra terra nelle vene - afferma Tarabini descrivendo l’alpeggio di Samuele - Come quello dove salivo da bambino con mio nonno, dove si producono formaggi eccezionali».
«Anche io uso l’agone - commenta Cesare Battisti dal lato del palco - l’acciuga del lago, con la sua colatura, un prodotto assolutamente da valorizzare». Patate di montagna con cuore di Bitto DOP 2021, burro montato, missultèn del Lario (piccoli pesci di acqua dolce) e scorzette di limone. Storico piatto in carta che Tarabini ha portato sul palco di Identità. Per la ricetta ha utilizzato il Bitto prodotto con il latte delle vacche scese ad agosto, e subito lavorato e patate di un produttore locale.
Patate di montagna con cuore di Bitto DOP 2021, burro montato, missultèn del Lario e scorzette di limone
Il suo ristorante Ratanà è nel cuore di Milano: «La città più agricola d’Italia - sottolinea lo chef - il Parco Sud, troppo poco conosciuto, è una miniera di prodotti straordinari lavorati da donne e uomini con grande passione. Continuo a ripeterlo e non smetterò mai, impariamo ad andare a fare la spesa nel Parco Agricolo e smettiamo di comprare insalata che proviene da lontani Paesi».
Cesare Battisti con Mariella Caruso, che ha condotto la lezione
Etica e attenzione all’ambiente, rispetto dei produttori e del loro lavoro, per un futuro capace di preservare le tradizioni e consegnarle a chi verrà dopo di noi. Il messaggio della lezione è chiaro e forte.
Maccheroni croccanti con ragù di pecora brianzola
La foto di rito finale
di
Torinese di nascita e milanese d’adozione, la comunicazione è il suo mestiere. Quella istituzionale per nove anni e quella di aziende globali come Alcatel, Save ed Expo Milano 2015. Giornalista professionista dal 1994 ha iniziato a scrivere di enogastronomia e cultura del territorio nel 2012. Autore e conduttore della trasmissione radiofonica “A spasso con Radic”. Si esprime anche con diversi format video tra i quali “A tavola con…” interviste ritratto con personaggi italiani di ogni settore. Recentemente uscito il suo libro di interviste in treno “In viaggio con”. Instagram: @andrearadic2019
Puglia Pork, una delle sbrodolose creazioni di MAMM, la ciclofocacceria a Udine di Roberto Notarnicola, pugliese, ex consulente marketing, e di sua moglie Chiara: tra due strati fragranti, pulled pork con spalla di maiale, cavolo cappuccio e mayo al miele di Mieli Thun. La contaminazione è servita
I Mochi di pasta di Alessandro Gilmozzi (foto Brambilla/Serrani)