01-03-2020

Il tiramisù mette tutti d'accordo

Capolavoro italiano amatissimo nel mondo, a Striscia prima è stato raccontato da Gino Fabbri e poi offerto a Ficarra e Picone

Paolo Marchi in studio a Striscia la notizia, saba

Paolo Marchi in studio a Striscia la notizia, sabato 29 febbraio 2020, con un tiramisù preparato su ricetta del maestro Gino Fabbri per i conduttori all'ultima puntata, Salvatore Ficarra e Valentino Picone

Effetto tiramisù, il dolce italiano più conosciuto e gustato al mondo, un nome benaugurante in questo pesante momento storico, è stato due volte protagonista in settimana a Striscia la notizia. Mercoledì 26 nella rubrica Capolavori italiani in cucina, protagonista Gino Fabbri, pasticciere in Bologna, e tre serate dopo, sabato 29, in studio nell’ultima puntata condotta da Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Domani infatti tornerà Gerry Scotti e debutterà Francesca Manzini in attesa del ritorno di Michelle Hunziker il 9 marzo.

Salvatore Ficarra e Valentino Picone fanno spazio a Paolo Marchi e alla pasticcera Vilma Masha per sistemare al meglio sul tavolo il tiramisù preparato per loro e per le veline nelle cucine di Identità Golose Milano in via Romagnosi a Milano

Salvatore Ficarra e Valentino Picone fanno spazio a Paolo Marchi e alla pasticcera Vilma Masha per sistemare al meglio sul tavolo il tiramisù preparato per loro e per le veline nelle cucine di Identità Golose Milano in via Romagnosi a Milano

Dopo il panettone di Andrea Besuschio e la cassata di Corrado Assenza, ecco a Striscia il tiramisù del presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, un personaggio che ama ricordare come lui distingua «sempre fra pasticceria d'affetto e pasticceria d'effetto: mi appartengono entrambe, ma il mio cuore va alla prima». E di certo nei dolci di affetto e di cuore il tiramisù svetta.

Com’è il tuo? «Credo che il mio arrivi dalla tradizione inculcatami anche dalla famiglia, non dico una nonna o una zia precise ma di certo lo abbiamo sempre mangiato da piccolini. Un tempo, naturalmente, si preparava con le uova crude che adesso non possiamo nemmeno pensare di potere usare, però possiamo benissimo ripensarlo in forma nuova. Anzi, grazie alla tecnica probabilmente sarà pure migliore».

E sullo schermo si vede il sottoscritto che, grazie ai “giochi di prestigio” del regista Massimo Tomagnini, si solleva da terra fino a raggiungere il bordo di una grande scodella colma di crema e zac, due dita dentro e assaggio rubato al volo:

«La bontà assoluta, mmmmm». Firmata Gino Fabbri. «Il mio ha una crema ricca, trenta tuorli per un litro di latte, il nostro savoiardo, il mascarpone che il mondo ci invidia, un buon caffè. Non ce n’è per nessuno. Anche perché la tradizione la rinnovo, non la tradisco».

Spontaneo chiedere a Fabbri cosa pensi di chi usa biscotti e mascarpone industriali: «Dipende da come uno voglia interpretare la qualità. La mia mi porta addirittura a pensare a un mascarpone fatto da me ma è una utopia pensare che uno possa prepararselo a casa se non è un professionista. L’importante è cercare una buona qualità senza accontentarsi». E possibilmente seguire la ricetta di Fabbri, che uno può trovare cliccando qui, nel sito di Striscia la notizia. Qui invece la puntata.

E sabato 29 un siparietto davvero simpatico in chiusura di puntata, l’ultima con Ficarra e Picone conduttori. Le cose sono nate lamentela dopo lamentela da parte dei due brillanti palermitani. «Noi sempre qui a lavorare, mentre gli altri mangiano e se la godono», il concetto. E così noi di Identità Golose abbiamo pensato di portare loro in studio il tiramisù di Gino Fabbri, confezionato per l’occasione da Vilma Masha, la pasticciera di Identità Golose Milano.

Tre pirofile piene fino all’orlo, una per i conduttori e le due veline, Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva, le restanti due per chi si impegna giorno dopo giorno nella realizzazione del più longevo programma della televisione italiana, dall’ideatore Antonio Ricci alla sarta Gianna, al Gabibbo, a tutti dietro le quinte. Ficarra e Picone mercoledì: «Non si finisce mai di imparare. Stavolta che esistono altri dolci al di fuori della nostra Sicilia. Pensavamo esistessero solo cannoli e cassate, invece ecco il tiramisù. Striscia serve anche a questo».

Tre sere dopo, ecco il gran finale con regalo e tante battute. Ficarra: «E’ venuto a trovarci il maestro Marchi con una grande sorpresa, la migliore risposta a tutti quegli inviati che vanno in giro e quando tornano non ci portano mai nulla, mettono tutto nelle loro cantine. Marchi, cosa ci ha portato? Cannoli? Noooooo».

Gino Fabbri alle prese con la rifinitura di un tiramisù nel suo laboratorio bolognese

Gino Fabbri alle prese con la rifinitura di un tiramisù nel suo laboratorio bolognese

Picone è esploso dalle risate, mentre Vilma preparava quanto utile per l’assaggio. Marchi: «Abbiamo pensato che avete l’amaro in bocca perché da lunedì non sarete più in studio, poi l’operazione ai legamenti (di Ficarra, ndr), speriamo insomma di farvi la bocca dolce». Arriveranno anche le veline, il Gabibbo e tutti a leccarsi i baffi.


Capolavori Italiani in cucina

a cura di

Identità Golose