01-07-2022
Le squadre di cucina di Identità Golose Milano e del ristorante George al Grand Hotel Parker’s, protagonisti di due cene in via Romagnosi, giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio. Al centro, si riconoscono l'executive chef dell'Hub Edoardo Traverso (il più alto di tutti) e, accanto, Domenico Candela, chef di George, una stella Michelin
Giovedì 30 giugno si è tenuta la prima delle due cene di Domenico Candela a Identità Golose Milano. Classe 1986, di Marano di Napoli, chef del George al Grand Hotel Parker’s, vanta un curriculum degno di nota. Non è un caso se sono proprio le pregresse esperienze nelle più importanti cucine italiane e francesi a determinare il suo ricco know how. Tanto che, solo dopo un anno al George, conquista, nel 2019, la stella rossa.
Con la sua Napoli Contemporanea, Domenico Candela inaugura il mese di luglio portando una ventata di aria fresca nella torrida Milano. La sua è infatti una cucina leggiadra, raffinata ed estremamente equilibrata che ben si amalgama con il contesto ricettivo in cui si colloca. Non propriamente partenopea quanto piuttosto una cucina libera da ogni tipo di preconcetto, intrisa di contaminazioni che provengono dal vissuto dello chef. L’obiettivo è quello di attualizzare la cucina tradizionale con uno stile decisamente personale. Ne conseguono piatti che sono riflesso della sua Napoli… Contemporanea.
“La mia cucina è viaggio nella memoria e memoria del viaggio”. Ed è così che prende vita la “cucina del ricordo” di Domenico Candela. Una cucina che, pur non scardinandosi dalle sue radici, si svincola dal classicismo partenopeo attraverso la sensibilità tecnica acquisita dai cugini francesi e tocchi orientaleggianti. A Identità Golose Milano Candela presenta alcuni dei suoi Grandi Classici, che di classico hanno ben poco (complice il suo estro creativo), risultato di sapiente tecnica e, soprattutto, tanto pensiero. Piatti, come tele, dai colori caldi e dalle pennellate morbide, che suscitano un senso di leggerezza e un ché di poetico.
Rapa rossa e caffè
Pink Lady
Raggio di sole
Limone, gamberi, prezzemolo, dragoncello, lampone. Sapori intensi e perfettamente distinguibili che giocano la propria parte senza prevaricare l’uno sull’altro. Ne vien fuori un risotto vellutato dal gusto deciso ma al tempo stesso caratterizzato da una delicatezza sorprendente.
Molto interessante l’etichetta scelta per il pairing da Enrico Moschella (maître del George Restaurant), Vigna Caracci Falerno del Massico Bianco 2017 prodotto da Villa Matilde, della stessa proprietà del Grand Hotel Parker’s. Si tratta di una falanghina 100% che viene fatta affinare in anfora e, dopo 4 anni, rilasciata in commercio. Di buonissima sapidità, mineralità e complessità questo vino viene senza dubbio baciato dal “Raggio di sole”.
Colui che viaggia in Oriente
Sarchiapone
Citrus. Ode ai frutti d’oro
I nomi dei piatti, così come il pensiero che sottendono, riecheggiano in una sorta di lirismo poetico. Durante tutta la mise en scène, Candela non fa altro che orchestrare gusti intensi e decisi. Acido, dolce, amaro, sapido, pungente, concorrono a creare una perfetta sinfonia di equilibrismi degna di standing ovation.
Provare per credere. Ancora per questa sera, venerdì 1°luglio, è possibile giungere nella Napoli Contemporanea di Candela e assistere a una pièce gustativa che vi lascerà a bocca aperta. Per info e prenotazioni cliccare qui.
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire
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