Leonor Espinosa
La trota d’estate di Ana Roš
Guida alla Guida I 36 cocktail bar della Guida di Identità
Pasquale Torrente e la preziosa boccetta di Colatura di alici tradizionali di Cetara. Lo chef e patron de Al Convento (e molto altro) del suo paese in Costiera Amalfitana sarà tra i protagonisti di Identità Estreme, format al debutto all'undicesima edizione di Identità Milano, martedì 10 febbraio. Con Torrente, terranno lezione Roberta Pezzella, Daniel Burns, Paolo Lopriore, Paul Andrias Ziska, Roberto Flore, Sergio Capaldo e Marco Stabile e Manuele Senis
Sto passeggiando per le strade di Napoli. Nell’aria odore di fritto, di caffè, di cibo da strada. Di storia, di cultura. Squilla il telefono. Una voce amica mi chiede di parlare di Colatura di alici tradizionale di Cetara. Mi si apre un mondo. La mente vola al mio paese, Cetara, un borgo che, pur appartenendo alla magica Costa d’Amalfi fino a qualche anno fa era considerata la cenerentola del distretto, mal odorosa di salagione, con le sue reti umide e maleodoranti sul porto. Ma oggi è una meta gastronomica; anzi, come si dice adesso, una meta gourmet. Cos'è la Colatura di alici tradizionale di Cetara? E' l’identità di un popolo, il mio popolo. E' qualcosa che sicuramente non ha radici in Sicilia o Calabria: non è l’estratto di salamoia che troviamo in vendita dentro a tante bottigliette. Sì, estratto di salamoia perché di recente fa figo dire di avere la colatura in carta o, peggio ancora, in produzione in tanti opifici. Una moda, un po' come la quella dei produttori di vino di fare un rosato o di spumantizzare un vitigno strano solo per fare catalogo.
Torrente ha aperto da qualche mese a Erbusco, Burro Alici ed è il mago dei "fritti" negli Eataly di Italia e nel mondo
cetarese, è chef-patron de Al Convento di Cetara (Salerno) e di Burro e Alici a Erbusco (Brescia)
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