10-02-2013
Helmut Koecher, curatore della seconda edizione del Milano Food and Wine Festival, microfono in mano a presentare Massimo Spigaroli, maestro del culatello e non solo all'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Parma), all'estrema destra. Tra loro, la giornalista wine expert Alessandra Rotondi. Tutto il live blogging con le immagini è su twitter @MilanoFoodWine (foto di Stefania Ciocca)
Luigi Taglienti e la sua Cipolla e quinto quarto
Luigi Sartini di Righi, ristorante di San Marino
I dolci dei Cerea
Roberto Okabe
Alessandro Pipero e Luciano Monosilio
La carbonara di Monosilio
La pizza dei ragazzi di Pavè Milano
“Alla fine, il successo dei nostri vini dipende da loro”. Così, tra loro, chiacchierano due produttori osservando i tanti appassionati che si aggiravano tra gli stand durante la prima giornata del Milano Food and Wine Festival, iniziato al MiCo – Milano Congressi - e che ha ribadito il successo di questa manifestazione, giunta alla sua seconda edizione in quasi parallelo con il congresso di Identità Milano.
Chicco Cerea, regista di un carrello memorabile dei dolci
L’esordio è stato affidato a Luigi Sartini, della Taverna Righi di San Marino: una partenza all’insegna della tradizione dei sapori, con il coniglio allo scalogno romagnolo: profumi e sapori delicati, ma non troppo, che si sono ben sposati agli abbinamenti con 7 vini proposti da Köcher, tra bianchi corposi e rosè. Poi Massimo Spigaroli dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, in provincia di Parma ha voluto ripercorrere la storia della produzione dei suoi salumi, da Giuseppe Verdi che fu tra i primi ad assaggiare le prelibatezze contadine della famiglia Spigaroli, fino ai giorni nostri. E ha rilanciato i sapori di un tempo, tramite la Bresaola di maiale nero e un salame chiamato, manco a dirlo, Antico Spigaroli, dove sono assenti i nitrati. E il vino? Bollicine straniere. Ma non solo Champagne (Breton, Bourmault, Penet o Chassenay d’Arce), ma anche il brut realizzato nelle antiche cantine del monastero di Tbilisi, in Georgia, dalla Winery Khareba.
Vini protagonisti
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose