27-01-2012
Il 25enne Lorenzo Cogo (a sinistra), in una foto ricordo con Ferran Adrià e Viktor Arguinzoniz, quest'ultimo chef di un fondamentale apprendistato basco del giovane vicentino, ora titolare di un'insegna tutta sua, El Coq a Marano Vicentino. Cogo aprirà la giornata di Identità Vent'anni domenica 5 febbraio. Con lui il catalano Sergio Humada, Enrico Panero, il britannico Stevie Parle, lo svedese Daniel Berlin, Felice Sgarra e Franco Aliberti, tutti cuochi under 30
«Ci vuole un po’ d’incoscienza. E dopo è come camminare sulle uova». È giovane Lorenzo Cogo, il primo degli chef protagonisti di Identità Vent’Anni, ma i 9 mesi di apertura del suo El Coq a Marano Vicentino lo hanno già catapultato a una dimensione di chef affermato. Perché avviare un’attività propria, in pieno periodo di crisi, può risultare un azzardo. «Giovani o non giovani – spiega Cogo – cambia poco. Occorrerebbe avere le spalle coperte e preventivare anni di bilanci in perdita. Quando invece sei da solo, come nel mio caso, devi stare attento a ogni passo che fai. Ancora di più se vivi in una realtà di provincia, in un paese disperso… Ci vuole tempo per affermarsi. Ma in questo periodo, con le spese di gestione di un ristorante che diventano sempre più alte, non c’è molto tempo a disposizione».
Sergio Panero, chef del ristorante Marin all’interno di Eataly a Genova (foto Marchi)
Non manca una stoccata alla situazione nostrana: «All’estero la mentalità, anche quella nei confronti dei giovani, è molto più aperta. In Italia è più difficile: per qualcuno le capacità del cuoco passano in secondo piano, mentre diventano importanti la location, la cantina, la posateria, il locale… Io sono dell’idea che quando vai in un ristorante devi solo pensare a mangiare e bere bene». Un principio trasferito ovviamente anche a El Coq: «Il mio locale rappresenta la mia età, i miei 25 anni – conclude – Quando avrò 40 anni, farò qualcosa di diverso. Per il momento vado avanti cauto, calcolando ogni mossa al millimetro. E cercando di non deludere».
A Identità Vent’Anni sarà proprio Lorenzo Cogo ad aprire la carrellata sulle giovani promesse della cucina internazionale. A seguire ci sarà Sergio Humada dell’Alma a Barcellona, figlio d’arte di Juan Mari Humada, grande cuoco della Nuova cucina basca: a 26 anni è riuscito a proporre uno stile deciso per i suoi piatti, senza eccedere negli eccessi della tecnica. Poi Enrico Panero, dal ristorante il Marin all’interno di Eataly a Genova: è un giovane piemontese che trasmette nei suoi piatti tutta la sua conoscenza delle materie prime, con semplicità ed essenzialità. Quindi sarà il turno di Daniel Berlin di Krog i Skåne Tranås a Tomelilla – Svezia - un altro di quei ragazzi terribili che si è fatto da solo, spinto solo da un grande entusiasmo e dalla voglia di far vedere quanto si è bravi, anche in uno sperduto paese della Svezia.
Il Riso di prosciutto iberico mantecato con formaggio della Garrotxa, provincia catalana di Sergio Humada (foto Regol)
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose