A inserire solo San Vito su un navigatore, rischi di mandarlo in tilt. C’è un comune di San Vito in Sardegna, un secondo tra le Dolomiti, un terzo nel Mantovano (Bagnolo San Vito) e un quarto alle spalle di Ancona (Monte San Vito). Per individuare poi Celle San Vito quasi bisogna ricorrere alla lente di ingrandimento visto che il più piccolo comune pugliese, in provincia di Foggia, conta su una popolazione di appena 184 anime che, tra l’altro parlano il francoprovenzale. San Vito dei Normanni invece è più in giù, verso Brindisi, ma in questo primo fine-settimana di giugno, i riflettori sono tutti puntati su un altro San Vito, splendido: San Vito Lo Capo in Sicilia, il comune più settentrionale della provincia di Trapani, che dista circa un’ora di auto esattamente come Palermo, per aerei, voli e aeroporti si può scegliere tra Punta Raisi e il Florio.

Il Cous cous di agnello dei tunisini Hajer Arouie e Msoughi Alì, piatto vincitore nel 2010
San Vito, poco più di 4mila abitanti, ha una spiaggia che lo scorso anno
TripAdvisor ha premiato come la più bella dell’Italia intera (e l’ottava del pianeta), che di coste ne ha più di Malta o Ibiza, un giudizio che pesa favorevolmente. E questa sabbia farà da scenario alla festa che segna il via dell’edizione 2011 del
Cous Cous Fest, una preview che avrà termine domenica 5 giugno. Di tutto e tutto in allegria come da programma che può essere letto cliccando
qui. Più la gara gastronomica per selezionare la squadra italiana che a fine settembre battaglierà nel
Cous Cous Fest vero e proprio. Con il sottoscritto, presidente di giuria, a valutare i piatti in gara per la giuria tecnica ci saranno
Andy Luotto, attore comico ma anche cuoco, e
Tinto, una delle due metà del duo
Fede&Tinto che ascoltiamo in
Decanter, nel secondo canale radio di Rai2.
Come ricordano gli organizzatori «0gni giorno anche un centinaio di visitatori potrà assaggiare e votare il proprio piatto di cous cous preferito: basta presentarsi in piazza Santuario prima di ogni manche di gara. A condurre le sfide
Eliana Chiavetta. Ecco i sei chef in gara, tre siciliani e tre provenienti dal resto d’Italia,
Baldassare Sammaritano,
Giuseppe Costa,
Marcello Ceccarelli,
Ottavio Rustignoli,
Salvatore Bonafede e
Giorgio Trovato. Vediamoli nel dettaglio a iniziare da
Baldassare Sammaritano, di Marsala oggi ai fornelli del ristorante
Cohton–
Le Egadi di Marsala. Presenterà in gara un cous cous al capone. Nella ricetta, a base di pesce azzurro, anche scorfani, anguille e pesce roccia. A
Giuseppe Costa, classe 1982, la realtà siciliana va subito troppo stretta. Dopo diverse esperienze a Bruxelles, sulla costiera amalfitana al
Rossellinis, due stelle Michelin, a Trento e Milano da
Carlo Cracco, torna nella sua isola per esprimere tutto ciò che ha appreso e fare conoscere la sua passione per la cucina attraverso i prodotti della sua terra. Da agosto 2008 è chef e patron del ristorante
Il Bavaglino, sul lungomare di Terrasini (Palermo).
Marcello Ceccarelli viene invece dalla riviera romagnola dove gestisce a Rimini, insieme alla sorella, l’
Osteria Harissa, un locale che utilizza per la preparazione dei piatti soltanto prodotti provenienti dal commercio equo e da piccoli fornitori della zona, proponendo una cucina che miscela sapori del territorio con quelli del mondo. Ceccarelli proporrà in gara un Tabulè di cous cous equo con verdure alla maggiorana, formaggio di fossa e riduzione di Sangiovese superiore.
Per
Ottavio Rustignoli, di Ravenna, la cucina è una grande passione. Dalla preparazione di piatti per iniziative o per beneficenza nasce poi la collaborazione con la
Bia Spa, leader nella produzione di cous cous. Lo chef cucinerà un Cous cous di semola grossa rivisitato a mo’ di paella, con pesce e verdure.
Salvatore Bonafede di Petrosino (Trapani) prova nuovamente a qualificarsi dopo l’esperienza dello scorso anno, presentando la ricetta di cous cous “La scogliera di Garibaldi, tra Marsala e dintorni”, a base di pesce di scoglio tra cui cernia, triglia, scorfano, seppia, occhiata, sogliola e granchio. Infine, da Siena arriva
Giorgio Trovato, executive chef al
Resort Villa Curina. Il suo è un curriculum di tutto rispetto: è consulente di cucina e ha esperienze al
Marriott di Dubai ma anche in diversi ristoranti italiani. Si bisserà a settembre, dal 20 al 25.
Per coloro che volessero farsi una cultura sul celebratissimo piatto del Trapanese, Guido Tommasi ha edito “Le avventure del couscous”, libro curato da Hadjira Mouhoub e Claudine Rabaa. Per ogni info, clicca qui.