01-03-2016
In basso, nella foto scattata con gli alunni del Master di Cucina Italiana di Vicenza, si riconoscono Massimiliano Alajmo (primo da sinistra), il dottor Mauro Defendente Febbrari (secondo da sinistra) e Raffaele Alajmo (secondo da destra). I due fratelli de Le Calandre, 3 stelle Michelin a Rubano, e l'endocrinologo nutrizionista saranno autori di una lezione importante a Milano, domenica 6 marzo, ore 12.15. Titolo, "Siamo quello che siamo", una riflessione sul sapore delle bellezza e sull'importanza di essere di liberi
“Siamo quello che siamo”. È il titolo della lezione che Massimiliano e Raffaele Alajmo de Le Calandre di Rubano (Padova) porteranno in Auditorium domenica 6 marzo, nel giorno inaugurale di Identità Milano. Con loro, salirà sul palco il medico endocrinologo bresciano Mauro Defendente Febbrari, una nostra vecchia conoscenza - ha collaborato in passato alla nostra Guida ai ristoranti - e del mondo dell’alta cucina: è (o è stato) “trainer gourmet”, ovvero nutrizionista di note persone del gastromondo come Chicco Cerea, Gualtiero Marchesi, Paolo Marchi, Philippe Léveillé, Fulvio Pierangelini, Claudio Sadler. L’amicizia che lega il dottor Defendente agli Alajmo è di lungo corso. Tra l'altro, ora sono tutti e 3 membri del comitato scientifico del Master della Cucina Italiana di Creazzo (Vicenza), un ciclo didattico dal grande valore formativo - leggi i nomi del corpo docenti - che nell’edizione di quest’anno, la quarta, ha per tema di fondo la terra e la sua integrità, un leitmotiv che insiste sul valore del cibo e, di riflesso, sui problemi della nutrizione.
ALAJMO BROS. Massimiliano e Raffaele Alajmo, 41 e 48 anni, colonne di cucina e sala de Le Calandre di Rubano (Padova), 3 stelle Michelin dal 2003. Sono la terza generazione di una famiglia di ristoratori da parte della famiglia della madre, Rita Chimetto
«Il titolo della lezione», rievoca al telefono, «è nato a Parigi, la sera prima dei tragici attentati del 13 novembre. Eravamo tutti assieme, con le nostre famiglie, all’Ecailler du bistrot, un noto locale all’undicesimo arrondissement, non lontano dal Bataclan. Fanno la migliore Lepre à la royale del mondo, la servono con foie gras e tartufo. La patronne Gwen è la sorella di Jacques Cadoret, il celebre allevatore di ostriche in Bretagna. Io mi stavo mangiando l’ottantesima ostrica quando mia moglie ha preso ad ammonirmi con lo sguardo. Al che ho cercato riparo nel volto di Raffaele. ‘Siamo quello che siamo’, ho detto giustificandomi, con l’intenzione di esprimere un cenno di libertà. 'Cercavi il sapore della bellezza', ha risposto clemente lui». «La frase gli è piaciuta talmente tanto che la sera ha fondato un gruppo su whatsapp che si chiama proprio così. Ne fanno parte tutti i Cavalieri delle Calandre come Vittorio Capovilla, Faith Willinger, Franco Cazzamali, Filippo Maglione».
Mauro Defendente Febbrari con gli alunni di una precedente edizione del Master di cucina italiana di Creazzo (Vicenza), giunto quest'anno al quarto anno
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a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt