01-10-2009

Identità 2010: la guida, il congresso e il lusso della semplicità

ex editoriali

In queste settimane Identità Golose è soprattutto una pubblicazione, la terza edizione della Guida ai ristoranti d’autore di Italia, Europa e Mondo, ma dietro le quinte diventano sempre più concreti i preparativi per il sesto appuntamento milanese con un Congresso di cucina e pasticceria d’autore che sarà celebrato da domenica 31 gennaio a martedì 2 febbraio al Milano Convention Centre, il centro congresso di FieraMilanoCity in via Gattamelata.

La presentazione della guida il 28 settembre a Milano (con le prime anticipazione pubbliche sull’appuntamento congressuale nel 2010) mi è piaciuta in maniera particolare per l’energia e l’attenzione che ho colto. Ho visto molte facce soddisfatte (e non mi riferisco solo ai premiati), di gente partecipe, di persone che hanno capito come chi lavora o collabora con Identità Golose lo fa per dare sempre più concretezza e forza a una realtà gastronomica e ristorativa che in Italia non è ancora valorizzata come meriterebbe. Se dovessi scegliere uno slogan, sarebbe “noi ci crediamo”.

Noi crediamo fortemente in tutti coloro che in cucina, pasticceria, laboratori, orti, stalle, vigne, campi, redazioni, casa loro, botteghe… lavorano usando la loro testa e il loro cuore, in tutti coloro che inseguono risultati originali, in chi non si accontenta, in chi non tiene ogni sua conoscenza tutta per sé e, anzi, è sempre pronto a dividerla con pubblico e colleghi. Non vi è nulla di più stupido e arido del nutrirsi di misteri e di gelosie, del credere di essere depositario assoluto e eterno di ogni sapere. E’ dal confronto e dal rispetto che nascono nuove idee e noi crediamo in questo e cerchiamo di evidenziare chi riteniamo in sintonia con noi, anche attraverso i premi, per conoscere i quali bisogna cliccare qui.

Nella guida Roberto Perrone firma una splendida introduzione, Clara e Gigi Padovani una ventina di ritratti di giovani grandi pasticcieri, a Gabriele Zanatta va il mio grazie per lo splendido (e paziente) lavoro di coordinamento editoriale e redazionale, a Claudio Ceroni per sapere cosa serve perché ogni nostra idea diventi realtà e a mia moglie Luisa perché mi supporta e sopporta, in pratica una santa.

L’autunno è la stagione della guida, l’inverno sarà quello del congresso a Milano, con un tema chiaro e profondo: il Lusso della semplicità. E la tensione e le energie liberatesi a Londra in occasione a fine giugno dell’esordio di Identità London, troveranno continuità l’inverno prossimo a Milano, sempre al Milano Convention Centre in via Gattamelata, un trasloco dal centro città che si è dimostrato azzeccato. L’essersi spostati in una struttura ben più grande e funzionale, in un momento delicato per l’economia mondiale, è stata una scelta vincente perché è come avere aggredito la crisi, dimostrando che a stare fermi si perde e che la migliore difesa dalle avversità è sempre e solo l’attacco armati di buone idee.

Filo conduttore della sesta edizione sarà il Lusso della semplicità, la nuova frontiera della magnificenza gastronomica che non va più intesa come un susseguirsi di piatti e di situazioni legate a ingredienti e accessori costosi, caviale e aragosta, foie gras e tartufo, posate dorate e obbligo di cravatta, sommelier con il passo da cardinali e vini presentati come reliquie sacre.

Il nuovo lusso è figlio di due fenomeni, una sempre più marcata attenzione alla qualità della vita in ogni suo aspetto, e l’alimentazione certo non può sfuggire a questo, e le angustie economiche che purtroppo spingono diversi a confondere un pasto da pochi euro con la buona tavola. Sempre c’è stata (e sempre ci sarà) una marcata differenza tra la necessità di nutrirsi (e anche il panino qualunque, nel baretto sotto l’ufficio, risulta gradito se a buon mercato) e il piacere di una superba cena. Solo che non è più corretto e opportuno mangiare certi prodotti, stonano nel piatto del goloso, attento agli equilibri naturali del pianeta. Da qui una sempre più marcata preminenza data a un carota o un pomodoro, a un pacchero o una triglia, una ricerca di visioni e realtà che tendono al primordiale, materie prime che per incarnare il nuovo lusso non basta siano di qualità eccelsa, ma devono essere anche rispettose dell’etica morale, salutistica e ambientale. E tutto quello che ci arriva dal mondo delle scienze non fa che aiutare a ridurre gli sprechi e a esaltare il gusto. Un ritorno a una creatività basata sul prodotto, terreno ideale per gli interpreti della cucina d’autore di casa nostra.

E non mancheranno gli appuntamenti con la regione e la nazione ospiti, rispettivamente l’Emilia Romagna e la Slovenia, con la grande pasticceria e il mondo della pasta e quello dell’olio, non solo di oliva. E ancora degustazioni, incontri e dibattiti. Identità golose, e sempre curiose. Perché noi ci crediamo.


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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