25-04-2015

Partenio, una sfida per il futuro

Parte da Summonte sopra Avellino il progetto qualità di un parco che tocca 4 province campane

Ci sono luoghi che tutti conoscono, anche se non tutti vi hanno messo piede, e altri che sembrano vivere come sotto a un cno d’ombra e vanno cercati con cura anche da chi vive a pochi chilometri da essi. Il Parco del Partenio appartiene al secondo caso. Se ne sta in Campania e interessa quattro province, per un totale di 22 comuni, anche se i più lo assimilano ad Avellino per via delle sue quindici amministrazioni coinvolte contro le quattro di Benevento, le due di Caserta e l’unica di Napoli.

Nel parco si distingue il Montevergine con un santuario, stesso nome della vetta ma più in basso, 1493 metri contro 1270, che attira ogni anno qualcosa come un milione e mezzo di pellegrini, per capirne la portata è sei volte i templi di Paestum per restare in regione. Manca però un collegamento tra turismo religioso e il potenziale offerta gastro-turistica che si cerca di mettere in moto ora. Il proposito: far sistema tra produttori di settori ben diversi tra loro grazie all’iniziativa Qualità Partenio. Obiettivo: trasformare un puzzle senza bussola in un sogno appetito dal turismo gastronomico.

Ciro Picariello, produttore di vino a Summonte, nel ritratto ripreso dal blog di Mauro Erro

Ciro Picariello, produttore di vino a Summonte, nel ritratto ripreso dal blog di Mauro Erro

Il mio avanti-e-indietro con il Partenio mi ha visto sfiorare Avellino e puntare subito verso Montevergine, prima Mercogliano e quindi Summonte, poco più di 700 metri di quota e meno di 2mila abitanti, mai raggiunti nella sua storia. Ne è sindaco Pasquale Giuditta, con lui il seminario a metà aprile su “Dai campi alla tavola, idee e proposte di filiere corte” all’interno della Torre Angioina in una giornata di splendido sole e buon vento.

A me il compito di fare l’avvocato del diavolo, di ricordare che non basta avere diverse individualità di valore per proporsi sul mercato del turismo goloso. Coloro che hanno più a cuore un progetto devono armarsi di tanta pazienza e non sentirsi mai stanchi di sommare il loro lavoro a quello per la comunità. Summonte accoglie, in contrada Acqua Festa, un grande produttore di Fiano, Ciro Picariello, telefono +39.0825.702516, ma anche di Aglianico e di Greco. Qualche tornate più in basso ecco il sorriso di Isabella Preziuso, la generazione giovane della Locanda La Molara, +39.0825.691511. In attesa di gustare i suoi mugliatielli, tipici involtini di interiora di agnello, che bontà i crostini di pane con una sorta di insalata di olive verdi (a fettine) e tartufo nero del Partenio, per passare poi a melanzane al pomodoro in cui fare scarpetta senza freni.

Il gustoso crostino di olive e tartufo nero del Partenio offerto alla Molara da Isabella Preziuso

Il gustoso crostino di olive e tartufo nero del Partenio offerto alla Molara da Isabella Preziuso

E quando tu stai per chiedere il caffè, alla Molara ti prendono in contropiede aprendo al volo una busta di castagne che, con tartufi e porcini, sono la ricchezza dei boschi del posto. Castagne del Prete in purezza, una preparazione antica e tipica dell’area avellinese. Quelle in questione ora portano l’etichetta La Frutticola e sono del tipo tenero, un tempo un difetto e ora un pregio. Ne mangi una via l’altra, io senza nemmeno riscaldarle come suggerito sulla confezione e, talmente buone, ti viene presto voglia di ricoprirle di panna montata, dal Partenio al Monte Bianco con estrema goduria. La Frutticola ha sede anch’essa a Summonte, in località Toppole, telefono + 39.0825.780006, e non lavora solo le castagne.

1. Continua


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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