Mondo pizza

13-08-2020

Diego Vitagliano che fa grandi numeri e pizze di qualità, nei suoi locali campani

La riapertura delle due pizzerie a Bagnoli e Pozzuoli ha fatto registrare il boom di prenotazioni. Conferma del valore del lavoro svolto dal team (70 persone) del pizzaiolo napoletano

Classe 1985, napoletano doc, Diego Vitagliano fa

Classe 1985, napoletano doc, Diego Vitagliano fa parte della nuova generazione di giovani pizzaioli partenopei. È ripartito con slancio dopo il lockdown, nei suoi due locali di Bagnoli e Pozzuoli. Ce lo racconta Luca Sessa

Una realtà oramai affermata, tanto da divenire un riferimento per gli appassionati della buona pizza in Campania: 10 Diego Vitagliano, l’insegna del giovane pizzaiolo napoletano, è ripartita a tutto gas dopo il periodo di lockdown facendo registrare numeri importanti in entrambe le sedi, quella di Bagnoli e l’altra situata a Pozzuoli. Quella del pizza-chef partenopeo è una carriera che lo ha visto sempre in prima fila quando si trattava di lavorare duro, prima da Carmenella con Salvatore Esposito, quindi nelle esperienze in altre pizzerie, fino alla decisione presa nel 2013 di dar vita al suo locale dopo un lungo lavoro sugli impasti. Obiettivo: essere libero di proporre sia pizze classiche che altre in versioni moderne e personali.

Il lavoro di qualità svolto da Vitagliano con il suo numeroso team (oltre 70 dipendenti) ha permesso di raccogliere buoni frutti nel momento del bisogno, quello successivo alla chiusura forzata a causa dell’emergenza sanitaria. Due turni per il pranzo, tre turni a cena durante la settimana fino a giungere ai quattro turni per le serate del sabato e della domenica sono la miglior dimostrazione dell’attuale successo, esplicitato da un tutto esaurito praticamente costante. Il connubio tra qualità e prezzo ha consentito alla sua pizza di potersi conquistare un ruolo da protagonista in questi mesi.

Vitagliano ha puntato da alcuni anni su scelte interessanti, come la proposta del menu gluten-free, possibile grazie a un box con forno a vista e spazio dedicato al senza glutine, installato sia a Bagnoli che a Pozzuoli. Ma anche grazie alla meticolosa ricerca e selezione delle materie prime; alla volontà di continuare a lavorare sull’evoluzione delle pizze classiche, proponendo la "Carta delle margherite" e la "Carta delle marinare"; e infine scommettendo sulla figura del sommelier, inedita fino a pochi anni fa per le pizzerie: un ruolo svolto con grande competenza, preparazione ed empatia da due donne, Eleonora Rescigno nel locale di Bagnoli e Manuela De Francesco in quello di Pozzuoli. Le ragazze hanno strutturato una carta dei vini che valorizza il territorio senza trascurare il resto del nostro Paese e inserendo anche birre artigianali, distillati e cocktail.

Pizza con vista a Pozzuoli

Pizza con vista a Pozzuoli

I due locali hanno alcuni punti di contatto per quel che concerne le scelte di design, con arredi moderni, cromie armoniche e spazi molti ampi che consentono di ospitare 125 coperti a Bagnoli e 200 a Pozzuoli, grazie anche - in questo secondo caso - alle tre bellissime terrazze con vista sul Golfo di Pozzuoli, vero valore aggiunto nella bella stagione.

Ma che dire delle pizze? Oltre all’impasto classico e alla già citata versione gluten-free, c’è anche una interessante variante ai multicereali. Inoltre, come accade a ogni cena in pizzeria che si rispetti, spazio anche ai fritti, ed in questo caso meritano una menzione la Frittatina di pasta in versione classica e "alla Nerano", ma anche la Mozzarella in carrozza.

I fritti

I fritti

La moderna tendenza da parte dei pizzaioli di proporre abbinamenti estremamente personali può in alcuni casi far perdere di vista l’importanza che ancora ricoprono le pizze storiche: potete quindi immaginare la nostra gioia nel vederci servire in apertura di degustazione una Margherita buonissima per realizzazione e sapore, ma anche una intrigante versione della Marinara, dichiarato omaggio a Franco Pepe (pomodoro San Marzano Dop, pesto di aglio orsino, confettura di pomodoro San Marzano Dop, origano del Matese, olio extravergine d’oliva), che grazie al profumo del pesto di aglio orsino conquista l’olfatto, per poi emozionare il palato.

La Margherita

La Margherita

La pizza Ricordi

La pizza Ricordi

La pizza Pistadella gluten-free

La pizza Pistadella gluten-free

Le altre proposte sono altrettanto interessanti, e tra queste si fanno preferire la Baccarina (crema di peperoni gialli, fior di latte di Agerola, polvere di olive nere, profumo d’arancia, baccalà, basilico riccio napoletano, olio evo), la 4 Casi Campani, una rivisitazione territoriale della Quattro Formaggi con provolone del monaco, caciocavallo podolico, blu di bufala, pecorino carmasciano, fior di latte di Agerola, pomodorini semidried, basilico riccio napoletano, olio extravergine d’oliva. E infine la Margherita gluten-free, che non ha assolutamente nulla da invidiare alla versione standard.


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Luca Sessa

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Luca Sessa

classe 1975, napoletano di nascita, romano dí adozione. Giornalista, presentatore e moderatore, laureato in Statistica, collabora da free lance con varie testate nazionali. Nel 2018 ha dato vita a Radio Food Live, la prima web radio italiana che racconta ogni aspetto del mondo dell'enogastronomia

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