07-04-2018

Il nuovo Battil’oro: fuochi + lieviti + spiriti

Il pizzaiolo campano, da diversi anni trasferitosi in Versilia, ha aperto il suo locale a pochi chilometri da Forte dei Marmi

La pizza Battil’oro, simbolo del nuovo locale d

La pizza Battil’oro, simbolo del nuovo locale di Gennaro Battiloro: è preparata con pomodorino giallo del Piennolo Coppola 1934, burrata D’Andria, acciughe del Cantabrico, basilico, olio evo

Gennaro Battiloro, premiato come giovane di talento sulla guida Espresso 2018 nell’inserto dedicato alle "migliori pizzerie d'Italia", ha aperto da poche settimane la sua prima pizzeria di proprietà, Battil'Oro a Querceta (nel cuore della Versilia, appena sopra Forte dei Marmi. L'indirizzo è via Asilo 54. Tel. +39 0584 1670112), dopo essere stato alla guida della pizzeria La Kambusa di Massarosa per molti anni.

«Questo progetto è un sogno che ho sempre tenuto nel cassetto, aspettando il momento giusto per realizzarlo», ci racconta il pizzaiolo napoletano, da diversi anni di stanza in Versilia. Ma quando immaginava questa pizzeria tutta sua, che un giorno avrebbe aperto, quali pensava sarebbero state le caratteristiche che l'avrebbero resa unica? Sono le stesse che oggi distinguono Battil'Oro

Gennaro Battiloro

Gennaro Battiloro

«Direi proprio di sì - risponde Gennaro - sono convinto che principalmente, come accade in ogni aspetto della vita, sia il fattore emozionale, il fattore umano, a fare la differenza. Il saper portare a tavola un ricordo, un’emozione: non si tratta solo qualità dei prodotti, ma della capacità di raccontarli. Mi viene in mente, come esempio, una sera in cui ho servito una pizza con i pomodorini del Piennolo a dei clienti e stavo raccontando loro questo straordinario prodotto. Nel parlarne ho risvegliato il ricordo di uno di loro, la memoria di una nonna che spaccava questi pomodorini su una fetta di pane. Ho visto quella persona commuoversi per questo pensiero: mi ha molto emozionato».

Il locale è ampio e gioca con i toni del rosso, del nero e dell’oro; due forni a legna, una vetrina sulla lavorazione degli impasti e un bancone dove poter mangiare la pizza osservando il lavoro dei pizzaioli. Anche se la pizza napoletana rimane il suo cavallo di battaglia, Gennaro, originario di Torre del Greco, ha voluto dare un’impronta attuale al nuovo locale proponendo in abbinamento alle pizze una selezione di cocktail preparati da Giuseppe Roglieri; saranno anche i protagonisti dell’area lounge.

«Sono cocktail particolari - continua Battiloro - Giuseppe è un grande professionista e le sue miscelazioni sono il risultato di una ricerca originale: l'obiettivo è che possano essere sia degustati da soli, sia in accompagnamento a una delle mie pizze. Lui è un allievo di Giancarlo Mancino, straordinario mixologist e produttore di un grande Vermouth che porta il suo nome: ci siamo conosciuti a Milano, eravamo entrambi coinvolti nel progetto che per qualche mese ha portato Franco Pepe all'ombra della Madonnina, da Princi. Per me Pepe è stato probabilmente il maestro più importante, sia a livello professionale che umano».

Selfie con tutta la squadra di Battil'oro

Selfie con tutta la squadra di Battil'oro

Impasti indiretti di 48 ore con biga con farine Petra 3 e 9,  e ricerca delle migliori materie prime: queste le caratteristiche della sua pizza, che anche qui sembra promettere grandi cose a cominciare dalla Margherita, con pomodoro San Marzano Dop Gustarosso, fiordilatte, basilico e olio evo. O la Marinara con acciughe, con pomodorini del Piennolo Dop, acciughe del Cantabrico e aglio, oltre all’immancabile Battil’oro con pomodorino giallo del Piennolo Coppola 1934, burrata D’Andria, acciughe del Cantabrico, basilico, olio evo. Citiamo pure la golosa San Giovanni con prosciutto cotto naturale, fiordilatte, gorgonzola, mandorle tostate e mentuccia romana.

Battil'oro - fuochi + lieviti + spiriti
Via Asilo 54
Serravezza-Querceta (Lucca)
+39.0584.1670112
Chiuso a pranzo e l'intero martedì


Mondo pizza

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a cura di

Tania Mauri

food writer and traveller, torinese di nascita ma romana d'adozione, da sempre nel mondo della comunicazione, scrive di enogastronomia “per caso” e per passione su diverse testate nazionali

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