Carlo Liuzzi
Gelato al finferlo, cavolfiore al cioccolato bianco e tartufo di Lorenzo Cogo
Ricette d’autore Benvenuto 2021: Donato De Leonardis presenta un piatto chiamato Il Risveglio
Lo chef Salvatore Camedda. Il suo ristorante di Oristano è una delle novità più interessanti per la vostra estate in Sardegna
Iniziamo oggi il nostro viaggio goloso nell'Italia delle vacanze. Area per area, i migliori indirizzi dove pasteggiare nei mesi più caldi. Si comincia con la Sardegna.
SU CARDULEU - via sant'Agostino 1, Abbasanta (Oristano), +39 0785 563134, sucarduleu.it Carico più che mai, Roberto Serra continua il suo percorso a Su Carduleu, ristorante da lui fondato nei locali che ospitavano la vecchia insegna di famiglia. Ci troviamo nel cuore della Sardegna, ad Abbasanta, piccolo paese dove la tradizione agricola e la pastorizia costituiscono ancora il vero motore economico del territorio. La posizione è ideale e, nonostante sia lontano dai grossi centri abitati, il ristorante è ubicato sulla statale isolana più importante, facilmente raggiungibile quindi da Olbia, Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari. La proposta mira a esaltare esclusivamente (o quasi) i prodotti di questa porzione di Sardegna, il Guilcer. Leggi l'intera recensione di Giuseppe Carrus
SA SCOLLA - via Santa Margherita, 17, Baradili (Oristano), +39 0783 95025, sascolla.com Cambiamenti al Sa Scolla, dopo quelli che hanno anche riguardato anche l'Accademia Casa Puddu, del quale Sa Scolla è espressione. Ad affiancare il bravo chef Daniele Senis (e l'altrettanto valido Alessio Matzuzzi, che segue la sala e ha arricchito la cantina) c'è ora un nuovo pizzaiolo: al posto del bergamasco Stefano Lonni, il sardo Roberto Orru, nato a Mogoro, piccolo paese della Marmilla, una lunga gavetta prima di arrivare a Baradili (Oristano). Noi abbiamo assaggiato la sue pizze (impasto realizzato solo con lievito madre, prima novità. Fa 72 ore di maturazione in frigo) dopo qualche delizia di Senis, come Lonza di maiale marinata 3 giorni, crema di patate con tartufo scorzone di Laconi, citronette calda, carote in agrodolce e cucunci, poi Muggine di Cabras con pomodori affumicati, erbette in agrodolce, cipolla rossa di Siddi... Leggi l'intera recensione di Carlo Passera
Su filindeu, i “fili di Dio” nuoresi, una rarità. Li propone Marina Ravarotto al Chiaroscuro di Cagliari
CUCINA.EAT - piazza Galileo Galilei 1, Cagliari, +39 070 0991098, shopcucina.it Vien sempre voglia di raccontare l’evoluzione della cucina in Sardegna, area tra le poche in Italia non ancora investita da un processo di valorizzazione che meriterebbe pienamente, divisa com’è tra pochi indirizzi di altissimo livello (alcuni dei quali però strettamente legati alla stagionalità dei flussi turistici), tanta ristorazione “balneare” senza particolare qualità, una tradizione forte che fatica a svecchiarsi e qualche idea nuova di format contemporaneo. Si inserisce certamente in quest’ultimo ambito la bella esperienza di Cucina.eat a Cagliari, idea moderna di spazio polifunzionale. Leggi l'intera recensione di Carlo Passera
Stefano Deidda
FRAMENTO - corso Vittorio Emanuele II 82 - Cagliari, +39 070 6670370, framento.com Diavolo di un Pierluigi Fais! Si trasferisce a Cagliari per aprire il suo ristorante (Josto), ma prima, spiazza tutti, e apre una pizzeria. Beh, pizzeria, meglio chiamarla col suo vero nome: Framento. Si, perché qui il concetto di pizza, che fino ad allora si conosceva in città, era letteralmente diverso. Ma a quanto pare la rivoluzione i cagliaritani la hanno apprezzata eccome, tanto che in men che non si dica è stato d'obbligo il trasferimento in un locale più grande. Ambienti urban, atmosfera pop, un grande bancone all'entrata dove si prepara da bere ma ci si può sedere a mangiare senza bisogno di prenotare. In fondo al locale la preparazione della pizza e un delizioso spazio esterno da godersi durante la bella stagione (pardon, siamo a Cagliari, le belle stagioni). Veniamo alla tonda. Rigorosamente lievitata col lievito madre (in lingua sarda su frammentu) e ottenuta da farine selezionate... Leggi l'intera recensione di Giuseppe Carrus
Cagliari vista dal sito di Josto
LUIGI POMATA - viale Regina Margherita 18, Cagliari, +39 070 672058, luigipomata.com Certo, è comprensibile: si vorrebbe sempre essere a Carloforte, al Da Nicolo, storico indirizzo di famiglia. Ma per godersi la cucina di Luigi Pomata, re del tonno di Sardegna, basta arrivare a Cagliari e dirigersi in viale Regina Margherita 18. La scelta è ampia, triplice: c'è il bistrot informale, poi il Next per ottime pizze (versione gourmet, guarnite post cottura dell’impasto, a lunga lievitazione e alta idratazione), burger e cocktail... Quindi il ristorante gastronomico vero e proprio, dotato di terrazza con suggestiva vista sul porto. Qui lo chef, maestro della cucina sarda, dispiega tutte le proprie potenzialità, basando la propria offerta sui prodotti che partono dalla sua isola nell'isola, Carloforte appunto. A iniziare dal tonno, ovviamente: preparato in mille modi, dal crudo, al cotto, passando per quello sott'olio in latta confezionato appositamente per Pomata - ci si può sbizzarrire optando per una delle tre specialità: ventresca, tarantello e tonno tout court. In ogni caso, una vera delizia... Leggi l'intera recensione di Carlo Passera
Leonardo Marongiu all'Hub
SOMU - via Vittorio Emanuele II 34 - Oristano, +39 349 1200682, somu.it "Somu, un ristorante chiamato casa" recita il pay-off. In effetti l'apertura, qualche anno fa, avvenne in una vecchia casa campidanese, nel cuore di San Vero Milis, piccolo centro dell'oristanese. Da agosto 2018 l'occasione (colta al volo) di trasferirsi a Oristano, all'interno dell'Hotel Duomo, un piccolo e accogliente albergo 4 stelle. La scelta vale un progetto più grande e di più ampio respiro, e Salvatore Camedda (chef e ideatore del Somu) inizia a cimentarsi con le colazioni e con una formula bistrot che si affianca a quella già sperimentata con successo. Salvatore è di Cabras, ha girato parecchio, ma la svolta nella sua filosofia di cucina c'è stata a seguito dell'esperienza di cinque mesi al fianco di Giuliano Baldassarri. La tradizione è solo il punto di partenza, l'ispirazione. Dopodiché non ci sono limiti geografici sia per utilizzo di materie prime sia per ricette, accostamenti o cotture. Il risultato è garantito e ciò che viene fuori... Leggi l'intera recensione di Giuseppe Carrus
Christian Collu
L'articolo è a cura di Identità Golose, la testata che organizza il congresso internazionale di alta cucina, edita il sito www.identitagolose.it e la Guida Identità Golose online, oltre a firmare numerosi altri eventi in Italia e all'estero
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