02-06-2021

Il turismo in Israele riparte: prima con i viaggi di gruppo, presto con quelli individuali

L'annuncio durante la presentazione ospitata da Identità Golose Milano, in cui è stata anche raccontata la ricetta della Shakshuka, il piatto tipico del sabato

Il brunch organizzato venerdì 28 maggio dall’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo a Identità Golose Milano ci ha catapultato con i piedi nella sabbia, direttamente sulla spiaggia di Tel Aviv, seduti in uno dei tanti déhors dei locali che lungo il litorale da venerdì a domenica servono la Shakshuka, il piatto tipico del sabato, il dì di festa per la religione ebraica. Si torna agli eventi in presenza, si torna a programmare viaggi a lungo raggio e l’occasione è stata proprio l’annuncio della ripresa dal 23 maggio di organizzare viaggi di gruppo verso la Terra Santa.

«Il primo gruppo di turisti internazionali è atterrato poche ore fa (giovedì 27 maggio alle ore 16:20)», ha esordito Kalanit Goren Perry, direttrice dell'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia. Si riparte con il turismo organizzato, ma presto sarà la volta dei viaggi individuali, nell’ottica di tornare il prima possibile alla normalità. Non solo. «Dallo scorso 18 aprile è possibile togliere le mascherini all’aperto, tra una settimana le toglieremo completamente - ha aggiunto la direttrice - grazie ad una straordinaria campagna di vaccinazione che ha interessato oltre il 62% della popolazione, oggi siamo pronti a ricominciare».

In attesa di prenotare un volo, gustare la Shakshuka è il modo più ‘appetitoso’ per tornare a stare insieme, perché è un piatto speciale, ricco e gustoso, che più di qualsiasi altro porta in tavola i profumi e i colori della festa, la gioia di ritrovarsi, il senso della convivialità e della condivisione, il sapore della storia e delle tradizioni israeliane, più vive che mai.

«La Shakshuka ha il rosso del sole vivo», spiega Daniela Di Veroli, la chef che ha cucinato per gli ospiti in sala insieme a Pietro de Arena, direttore marketing improvvisato sous chef. Specialità della cucina israeliana, la Shakshuka è un piatto presente in tutto il Bacino del Mediterraneo, ha origine in Algeria e Tunisia, fu poi portata in Israele durante l’Impero Ottomano.

A base di cipolla, aglio, pomodori, peperoni, spezie e uova, è uno straordinario mix di sapori, da accompagnare rigorosamente alla Hala, il pane intrecciato tipico, per l’immancabile scarpetta da fare per assaporarlo fino in fondo. È un piatto dal gusto deciso e netto, dal colore caldo e intenso, proprio come è Israele, che ora aspetta di nuovo i turisti, grazie ad un masterplan di rilancio avviato già nel 2020, con l’intento di tornare ai numeri del 2019, quando il Paese aveva registrato 4,55 milioni di arrivi, il massimo storico. «Vogliamo far conoscere aspetti inediti della multisfaccettata Israele: dal cammino dei luoghi spirituali alla pratica di sport estremi» spiega Kalanit Goren Perry. Tante le iniziative per incentivare il turismo, come la designazione di Eilat e del Mar Morto quali “Green tourism islands”, lo sviluppo delle infrastrutture e la costruzione di circa 2.050 nuove camere d’albergo. Ma è solo un assaggio di quello che offre Israele, non resta che partire.

Ricetta della Shakshuka

INGREDIENTI

4 uova
1/2 cipolla
Polpa di pomodoro o 1 cucchiaio di pomodoro concentrato
2 spicchi d’aglio
1/2 peperone
2 pomodori
2 bicchieri d’acqua
1 cucchiaino di cumino
1 peperoncino
1/2 limone
olio extra vergine d’oliva
sale

PROCEDIMENTO

Prendete una padella grande e versateci l’olio e la cipolla e iniziate a farla rosolare; poi unite l’aglio e il peperoncino e fate insaporire il tutto. Aggiungete quindi i pomodori a pezzi, il peperone tagliato a pezzi o a strisce e privato dei semi interni, il concentrato di pomodoro, l’acqua e infine il cumino. Mescolate per bene, aggiungete un pizzico di sale e lasciate cuocere avendo cura di mettere la fiamma bassa. Quando il sugo sarà quasi pronto e ristretto al punto giusto unite il succo di limone, mescolate ed infine aprite le uova stando attenti a non farle rompere.


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a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

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