Paulo Airaudo
Carbonara Smiledi Eugenio Boer
Dall'Italia Prato Nevoso, montagna & cibo. Viaggio nella località del Cuneese che cresce anche grazie alla gastronomia
Spaghetto vongole, nocciola e ostrica: la ricetta estiva di Giuseppe Barone
Lo spaghetto alle vongole rappresenta un punto fermo nella tradizione della cucina di mare. Strizziamo l’occhio alla ricetta tipica, aggiungendo la rotondità fresca della nocciola non tostata e la spinta iodata dell’ostrica, che ci riporta prepotentemente lì dove l’idea nasce: di fronte al mare.
Spaghetto vongole, nocciola e ostrica
Ricetta per 4 persone
La sala della Fattoria delle Torri
Per la pasta
125 g di semola rimacinata di grano duro 125 g di farina 00 200 g di tuorlo
Per il condimento
1 kg di vongole spurgate 1 testa di aglio 200 ml di vino bianco 200 grdi nocciole sgusciate non tostate 4-5 ostriche Brodo di pesce Sale, olio evo, prezzemolo, burro q.b.
Gli executive chef Gianluca Cataldi e Emilia Iacono
Per lo spaghetto
Mescolare le farine e i tuorli, fino a ottenere un impasto omogeneo. Fare riposare in frigo, successivamente formare gli spaghetti con una chitarra. Per il sugo di vongole
In una padella fare scaldare l’olio extravergine d’oliva con la testa d’aglio tagliata a metà e un ciuffo di prezzemolo. Far profumare l’olio e poi mettere le vongole, sfumare col vino, fare evaporare e coprire. Abbassare la fiamma e man mano che le vongole si aprono metterle in una ciotola a parte. Sgusciarle e farle raffreddare. Filtrare il brodo ottenuto e farlo raffreddare.
Per la crema di nocciola
Frullare molto finemente le nocciole con 250 grammi di acqua e un pizzico di sale, fino ad ottenere un’emulsione.
Per la salsa d’ostrica
Frullare le ostriche con la loro acqua.
Cuocere lo spaghetto in abbondante acqua salata, scolarlo molto al dente e saltarlo in padella con l’acqua delle vongole, un po’ di brodo di pesce e qualche vongola. A cottura ultimata, mantecare con poco burro. Per l’impiattamento, porre la crema di nocciola sul fondo e il nido di spaghetti. Completare con le vongole restanti e qualche goccia di salsa d’ostrica.
Nel 1997 apre il suo ristorante a Modica Fattoria delle Torri di cui è titolare. Nel corso degli anni e grazie a vari amici, uno su tutti Luigi Veronelli, il suo pensiero di cucina prende forma e si manifesta nella ricerca su composizioni gastronomiche di matrice storico-culturali locali. A Modica ha la base operativa, firmando prestigiose esperienze in altre parti d’Italia