18-10-2014

Nel futuro con meno proteine

Cosa è consigliabile mangiare per sentirci bene? Le risposte sono spesso contraddittorie

Ortaggi e cereali integrali. Come ci racconta Lisa

Ortaggi e cereali integrali. Come ci racconta Lisa Casali nel suo nuovo contributo per la rubrica Green, la nostra alimentazione dovrebbe basarsi soprattutto su questi elementi. Mentre le diete iperproteiche fanno bene solo alle tasche dei loro creatori. Immagini di Claudia Castaldi tratte da "Cucinare in lavastoviglie", Gribaudo

Di cosa ho veramente bisogno per stare in salute e sentirmi bene? L’ho chiesto qualche mese fa a una dietologa nutrizionista, spinta dal desiderio di fare un po’ di chiarezza, perché il bombardamento di informazioni su “cosa dovremmo mangiare” è davvero serrato e non sempre supportato da evidenze scientifiche.

La risposta è stata una vera rivelazione, soprattutto la seconda parte. La prima parte è che dovremmo basare la nostra alimentazione quotidiana su ortaggi e cereali integrali. La seconda è che è fondamentale pesare i prodotti più ricchi di proteine per evitare di assumerne troppi.

Sta proprio qui la rivoluzione, perché ci preoccupiamo continuamente di non assumerne abbastanza quando in realtà il problema è l’opposto. Se consumiamo regolarmente frutta, ortaggi e cereali non rischiamo di incorrere in carenze nutritive. Persino i legumi andrebbero pesati e non si dovrebbe mangiarne più di 80g al giorno. Perché dovremmo fare attenzione a quante proteine in eccesso assumiamo? Perché le proteine, a differenza di carboidrati e grassi contengono azoto, vengono metabolizzate diversamente e un’assunzione eccessiva appesantisce il lavoro di fegato e reni e può portare allo sviluppo di gravi patologie.

Di quante proteine abbiamo veramente bisogno? Secondo la FAO (Report Energy and protein requirements), per stare bene e non appesantire l’attività di reni e altri organi, abbiamo bisogno in media di 0,626 g di alimenti proteici (carni, pesci, uova, latticini, legumi) al giorno, per ogni Kg del nostro peso corporeo. Questo significa che se pesiamo 60kg ci servono 37g di alimenti proteici, mentre se pesiamo 80kg sono sufficienti 50g al giorno.

In realtà siamo abituati a consumarne più del doppio, visto che solitamente una porzione di carne o pesce a crudo pesa almeno 100g. Il quantitativo di proteine assunte cresce ancora di più se seguiamo una delle tante diete iperproteiche che vanno di moda e che fanno la fortuna dei loro ideatori a scapito della nostra salute.

Per controllare quante proteine assumiamo dobbiamo necessariamente imporci un piccolo cambio di abitudini e provare almeno all’inizio a pesare gli alimenti. Siamo così abituati a riempire il piatto con una fetta di carne o un pesce e a vedere le verdure come un accompagnamento che un piccolo sforzo, almeno all’inizio, sarà necessario.

Lo stesso discorso vale per il settore della ristorazione che potrebbe ridurre le porzioni di alimenti proteici come carni e pesci o semplicemente introdurre la ½ porzione, come avviene abitualmente in paesi come Spagna o Regno Unito. Offrire la mezza porzione permette al cliente di scegliere quanto mangiare, se risparmiare e ha il beneficio di ridurre gli sprechi nel piatto.

L’adozione da parte di una grande fetta della popolazione di un controllo delle proteine assunte potrebbe portare a significativi benefici in termini di sostenibilità ambientale e potrebbe portare a un punto di svolta per un uso più sostenibile delle risorse naturali che sarà al centro anche del sempre più vicino EXPO Milano 2015.

I benefici ambientali della riduzione del consumo di proteine, in particolare di prodotti animali si tradurrebbero in un utilizzo più sostenibile delle risorse naturali con un minor consumo di suolo fertile, acqua potabile, riduzione dell’inquinamento e produzione di gas serra.

Non credo che il cibo del futuro saranno alimenti insoliti come ad esempio gli insetti, anche se mi incuriosisce molto il tema e sarei solo felice se fossero più facilmente reperibili. Credo che il cibo del futuro sarà quello in cui più persone si impegneranno per una scelta più sostenibile e più possibile condivisa.


Green

Tecniche, ingredienti e iniziative della ristorazione attenta all'ambiente e agli ideali di Expo 2015, viste da Lisa Casali

a cura di

Lisa Casali

Scienziata ambientale ed esperta di cucina sostenibile, è autrice del blog Ecocucina su D di Repubblica e di 5 volumi tra cui “Tutto fa brodo”, "Autoproduzione in cucina" e "Cucinare in lavastoviglie". Ha condotto The CooKing Show su Raitre

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