17-07-2005

Vinciguerra olè

Galliate Lombardo (Varese) Ilario Vinciguerra è una forza della natura, un giovane campano trapiantato al Nord, perché un giorno i suoi genitori andarono a trovare dei parenti vicino il lago di Varese, si innamorarono delle colline, del fresco e dei prati della zona e decisero che una volta in pensione si sarebbero trasferiti lì. Di idea in idea, avrebbero poi acquistato, in un comune tra i più piccoli d’Italia, 861 gli abitanti censiti, quella che nell’insegna viene ancora ricordata come «antica trattoria» ma che di antica e di trattoria conserva ormai ben poco. Galliate Lombardo se ne sta a 4 chilometri dall’uscita Azzate dell’autostrada Milano-Laghi, la prima vota è facile perdere la bussola (io, milanese, davanti a tanto verde ho sofferto di capogiri), ma basta un po’ di pazienza e si arriva facilmente a meta. Ilario ha ristrutturato il vecchio circolo del paese, dove anni e anni fa il vino veniva fatto sul posto, dove i contadini si portavano il boccone da casa e se qualcuno tirava tardi non gli tiravano le orecchie. Adesso di quei tempi è rimasto il nome e il panorama, a dir poco rasserenante se si pranza all’aperto, su Campo dei Fiori, Sacro Monte e monte Rosa. Avessi vent’anni di meno e fossi ristoratore, io opterei per un arredamento, per apparecchiature e per un linguaggio nel depliant e nel sito meno ingessati e pomposi, tutto più sciolto anche perché lo spirito del patron, la sua mano leggera e i suoi piatti sono ben lontani da un’eleganza formale e ingessata. A Vinciguerra piace molto giocare con i colori, le forme (anche dei piatti), i volumi. Difficilmente una proposta è presentata in maniera semplice e scontata, e a volte una maggiore essenzialità non guasterebbe perché il rischio è quello di trasformare la tavola in un luna-park. Però tutto è di prima qualità: materie prime, idee, esecuzioni e alla fine ci si scorda il resto, anche quella «senape all’anziana» che accompagna un’ottima costata di scottona e che penso sia una senape all’antica. Ottimi ricordi della Terrina di fegato d’anatra, Filetti di triglia con pomodori canditi, Capesante racchiuse in pasta di pane con chiodini spadellati (benino, i funghi erano acquosi), geniale Spiedino di risotto all’astice su salsa cocktail (un risotto spiedinooo? sì, esatto), gagliardi Tubettoni con salame piacentino, basilico e crema di ricotta, Pescato in cartoccio (bell’elegante), superbe Mazzancolle con mele e mosto d’uva, squisita Costata di scottona, romantica Sfogliatella con mascarpone. .

ANTICA TRATTORIA MONTE COSTONE in via IV Novembre a GALLIATE LOMBARDO (Varese)
Telefono: 0332.947104 Sito: www.anticatrattoriamontecostone.it
Chiusura: martedì
Prezzi medi: antipasti 13,50, primi 14, pesce 18, carne 18, dessert 10 euro Menù degustazione: 48/50/58 euro
Coefficiente di difficoltà: sufficiente, cucina d’autore

Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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