14-06-2014

7 vini per 7 match

Le bottiglie da aprire quando scende in campo l'Italia. Partita per partita. Fino alla finale

Siete appassionati di calcio, ma preferite un eleg

Siete appassionati di calcio, ma preferite un elegante calice piuttosto che qualche lattina, mentre vi godete una partita degli azzurri? Questo è l'articolo che fa per voi. Per ogni match della nazionale un abbinamento studiato e spassoso. Come questo Cannonau Pusole 2012, da schierare contro i cannonieri dell'Uruguay. Per poter ripensare a quel vecchio slogan: "Se la tua squadra del cuore ha vinto..."

Prandelli ne ha selezionati 23. Noi 7. La Fifa World Cup 2014 è ufficialmente iniziata e noi vi proponiamo 3 + 4 bottiglie in accompagnamento al tifo e alla tensione che ci si incollerà addosso per il prossimo mese. Sono tutti vini italiani e sono tutti vini che a noi piace bere e bere ancora. Sono i fuoriclasse, sono la nostra nazionale. Sono quelli che ci porteremmo in Brasile. Sono i vini per ricordare, qualsiasi cosa succeda.

Inghilterra
Per l’esordio azzurro scegliamo il bagno d’umiltà con uno dei vini più nazional popolari della nostra penisola: il lambrusco. Tra le varie tipologie di questo vitigno presenti tra Mantova, Parma, Reggio e Modena ne abbiamo scelto uno per niente abboccato, ma acido quanto un’intervista di Balotelli. Kick off con il Lambrusco di Sorbara Falistra di Podere il Saliceto di Campogalliano, un rifermentato in bottiglia dall’alto potere rinfrescante.

Il Cabernet Franc Duemani 2009 da Riparbella (Pi) dovrebbe accompagnarci in una marcia trionfale contro il meno quotato Costarica

Il Cabernet Franc Duemani 2009 da Riparbella (Pi) dovrebbe accompagnarci in una marcia trionfale contro il meno quotato Costarica

Costa Rica
Il Costa Rica, sulla carta, è la cenerentola del nostro girone. Ma noi, che alle favole preferiamo la cronaca nera, durante il prepartita stapperemo una bottiglia di Cabernet Franc Duemani 2009 da Riparbella (Pi), vinificato in vasche di cemento. Lo faremo decantare durante l’inno e poi fraseggiare nel calice, sperando di mettere subito cenerentola in ginocchio sui cerci.

Uruguay
Ci ritroveremo davanti due cannonieri come Cavani e Suarez. Noi risponderemo con il Cannonau Pusole 2012, un cannonau rubino, ma trasparente. Un vino in cui predomina lo stile e la freschezza rispetto alla potenza senza controllo spesso tipica di questo vitigno. Le onomatopee in questa occasione lasciano il tempo che trovano. Perché più che di un cannone qui si tratta di usare un fucile di precisione. E il Pusule ha sicuramente i piedi buoni.

Ottavi
Per l’inizio della seconda fase ci vuole qualcosa di fresco, una bolla che ci faccia festeggiare appena per il primo obiettivo raggiunto, ma che ci riporti subito al manto erboso. Il vino che abbiamo scelto riposa sui lieviti dalla scorso Mondiale. È il Riserva Nobile 2010 di D’Araprì. Un Metodo Classico fatto in Puglia, il tacco d’Italia, da uve bombino. Senza preziosismi o leziosità, ma di beva schietta e talentuosa.

Il Riserva Nobile 2010 di D’Araprì, con uve bombino dalla Puglia, ci aspetta per gli ottavi. Sperando che nessun tappo ci abbia tradito nella fase eliminatoria...

Il Riserva Nobile 2010 di D’Araprì, con uve bombino dalla Puglia, ci aspetta per gli ottavi. Sperando che nessun tappo ci abbia tradito nella fase eliminatoria...

Quarti
Non abbiamo ancora parlato del grande caldo brasiliano. I nostri ragazzi lo staranno sentendo? O dite che prevale l’adrenalina? Sappiano che stiamo sudando anche noi, come pazzi. Ed è anche merito loro. Sul nostro tavolino davanti al divano, schieriamo il vino che nasce nel “forno d’Abruzzo”, una vallata con escursioni termiche da deserto: il Pecorino 2008 di Cataldi Madonna, un bianco color dell’oro e con un fisico bestiale.

Semifinale
Qui si vede chi ha veramente la stoffa, chi sa trasformare la propria dedizione in sogno nazionale. La scelta non è stata facile. Il Verdicchio di Jesi Classico Superiore, Vigna della Oche 2011 di Fattoria San Lorenzo ha prevalso sugli altri, rimasti in panchina, per il consenso di massa e il carattere. Chiunque lo assaggi, comprerebbe l’intero cartellino. Provate la sua progressione. Un gol o un assist lo mette sempre.

Finale
Per mantenere la calma distraiamoci con un po’ di rituali. La scelta del calice giusto, una levata di tappo a regola d’arte e senza fretta. E l’ossigenazione. Fondamentale per il tifoso e anche per questo Derthona 2011 di Vigneti Massa, un timorasso in purezza campione di potenza, mineralità e visione. Il vino che molti vorrebbero allenare e allevare. Provatelo sui 90 minuti. Scoprirerte che ha ancora tanto da dare anche per eventuali supplementari. Per i rigori? Qualcuno beve durante i rigori?


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Martino Lapini

Milanese incastrato dalla Romagna. Copywriter. Vorrebbe invecchiare in una botte di rovere. Twitter @martinolapini

Consulta tutti gli articoli dell'autore