Il marchio Florio rappresenta un capitolo importante per la storia del nostro Paese e non solo per il vino Marsala, ma per aver contribuito a cambiare la Sicilia e la storia dell’enologia nazionale grazie a una naturale inclinazione a tutto ciò che è tradizione e si rinnova continuamente. E’ curiosa la nascita di questo vino poiché se non ci fosse stata una tempesta nel 1773, il signor Woodhouse, ricco commerciante di Liverpool, non sarebbe sbarcato nel porto di Marsala dato che era diretto a Mazara del Vallo per concludere un grande affare. Per festeggiare il mancato pericolo atmosferico decise di visitare, nella zona portuale di Marsala, un’osteria dove assaggiò un vino della zona denominato Perpetuum. Il vino era liquoroso, simile al Porto e piacque molto a Mister Woodhouse convincendolo all’acquisto di alcune casse.
Per ovviare al problema trasporto e conservazione del vino, fece aggiungere dell’alcol alle botti con l’obiettivo mirato di aumentarne la gradazione e garantire una perfetta tenuta fino allo sbarco in Inghilterra. Successo garantito tra gli inglesi che iniziarono un florido commercio con la soleggiata Trinacria. Solo nel 1833 Vincenzo Florio, uomo geniale e avanguardista nato in Calabria e cresciuto a Palermo, diversificò i suoi affari con la valorizzazione di un baglio a Marsala sul mare e fondò le cantine Florio. Anno dopo anno scalzò via gli inglesi decidendo di produrre un vino liquoroso, il Marsala, facendone il porta bandiera della Sicilia nel mondo. Il Baglio Florio si trova tuttora là, restaurato e rimodernato: quasi 14 mila metri quadri di cantine di produzione affiancate al reparto di affinamento.

La storica campagna pubblicitaria con il Folletto disegnato da Giorgio Muggiani
Le cantine di Marsala sono uno spazio unico per storia e tradizione presentando, da pochi anni, un nuovo modo di concepire la degustazione offrendo ai propri ospiti un’esperienza sensoriale indimenticabile. Durante la visita della cantina si possono ammirare dei quadri raffiguranti le storiche pubblicità degli anni trenta sul
Marsala Florio tra cui spicca un Folletto disegnato dal milanese
Giorgio Muggiani, noto illustratore. Oltre alle indimenticabili campagne pubblicitarie Florio,
Muggiani creò un logo che per gli appassionati di calcio non passa inosservato. Con una quarantina di amici fu proprio lui, nel marzo del 1908, al
Ristorante Orologio di Milano a fondare il
Football Club Internazionale Milano, l’
INTER, disegnandone divise, loghi e scegliendo i colori neroazzurri. Oltre al genio illustratore interista tutti i più grandi professionisti del mondo crearono campagne pubblicitarie per Florio e ancora oggi sono riprodotte come etichette esclusive su alcune selezioni di Marsala.
Come non ricordare la riserva
AEGUSA e il millesimo 1941, un vino che trasmette emozioni senza tempo, indelebili dalla memoria, perché il Marsala Florio, se conservato in cantine idonee, non ha davvero limiti temporali di degustazione. Oggi il gruppo
Ilva di Saronno gestisce il marchio portando avanti l’unicità del Marsala, prima DOC classificata in Italia nel 1969, con una filosofia di valorizzazione anche dei Passiti di Pantelleria e le Malvasie delle Lipari dove l’eleganza è un comune denominatore.
La cantina e la nuovissima enoteca di Marsala sono visitabili, qui gli orari e le informazioni, perciò se passate da quelle parti non fatevi scappare la possibilità di provare emozioni allo stato puro e ritagliatevi un paio d’ore per sostare, ascoltare e degustare.