Luca Sacchi
Check saladdi Davide Scabin
In cantina La voce di Biondi-Santi, la meraviglia del Brunello e il racconto di Neri Marcorè
Marcello Lunelli
La cura dei dettagli associata a un’attenta valorizzazione di un territorio, perfettamente sincronico alla sostenibilità, fa delle Cantine Ferrari un riferimento enologico italiano d’eccellenza, che va oltre ai vini di montagna. Giulio Ferrari studiò dapprima a San Michele all’Adige per poi perfezionare il suo sapere in Francia e tornare a Trento con un’idea precisa sulla bollicina da produrre. Solo nel 1952 Bruno Lunelli acquistò la cantina e proseguì un cammino di successo per un vino icona come il Giulio Ferrari.
I figli e le nuove generazioni continuano a creare grandi spumanti metodo classico senza perdere di vista che lo chardonnay di montagna, coltivato a Maso Pianizza, continua a esprimersi, annata dopo annata, come un vero fuoriclasse. Marcello Lunelli, vice presidente del Gruppo Lunelli e responsabile tecnico di Cantine Ferrari ci ha narrato la sua visione di questo millesimo 2008: «Siamo di fronte a un’annata bizzarra. I vigneti dove nasce il Giulio Ferrari sono esposti a sud. Nei mesi di novembre e dicembre sono cadute piogge davvero abbondanti, ma i mesi estivi hanno mostrato un caldo davvero significativo. La sosta di undici anni sui lieviti con una sboccatura 2019 fa del 2008 un millesimo ricco, armonico ed elegante. Un vino che basta a se stesso, in verità. Se penso al primo millesimo di Giulio Ferrari, il 1972, uscito nel 1980, comprendo, ancor di più, la visione avanguardista del suo creatore. Mio nonno Bruno sosteneva che i grandi vini sono il passaggio dalla terra alla tavola. Affermazione che oggi potrebbe essere quasi una consuetudine, ma cento anni fa era la sintesi di una visione illuminata».
Maso Panizza
Da sinistra: Matteo, Camilla, Marcello e Alessandro Lunelli
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo