Ilario Vinciguerra
Capesante, salsa mousseline alla barbabietola, salsa al limone di Menton e “mano di Buddha”di Mauro Colagreco
Dall'Italia Prato Nevoso, montagna & cibo. Viaggio nella località del Cuneese che cresce anche grazie alla gastronomia
Solealto, il nuovo nato di Cusumano, presentato con una degustazione online
A Partinico, nel 2001, dai fratelli Alberto e Diego fu fondata la cantina Cusumano, tuttora sede principale di produzione dei loro vini siciliani. Le tenute della famiglia si estendono dalla Piana degli Albanesi con Tenuta Ficuzza, alla zona di Butera, altre sulle colline di Monreale fino ad arrivare alla recente acquisizione, del 2013, di Alta Mora sull’Etna che racchiude, sotto un unico nuovo marchio, le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata.
Sicuramente i vini prodotti a forti altitudini e con singolari terroir affascinano i Cusumano, che vi investono tempo e denaro. Progetti enoici singolari, in cui l’ispirazione storica guida le loro scelte produttive. Così il frutto di una ricerca territoriale gli ha fornito la prova che nella Real Casina di caccia del re Ferdinando IV di Borbone, a Ficuzza, sulla Piana degli Albanesi, il sovrano amava degustare il nettare di Bacco prodotto nella sua cantina.
Tenuta Ficuzza
Il nome Salealto è nato da una crasi di Sale più Alto, vista la spiccata sapidità del vino e l’altitudine da cui proviene il vigneto, sito a 800 metri sul livello del mare. Un progetto che ha visto coinvolta la Scuola enologica di Alba per un triennio.
Alberto Cusumano e Mario Ronco
Un vino che colpisce per un equilibrio di struttura e una salinità infinita al sorso. Freschezza immediata e profumi che evocano la montagna. In effetti Tenuta Ficuzza è immersa nel bosco e con vigneti vicini alla dimora storica. Le altitudini piacciono alla famiglia di Partinico e proprio le venti vendemmie siciliane di Mario Ronco si sentono anche sulle produzioni etnee, in particolare su Alta Mora Feudo di Mezzo. Un rosso del vulcano ricco di note balsamiche, sfumature speziate, intriso di una singolare eleganza borgognona per un’annata 2016 ancora in fasce.
Diego Cusumano (foto di A. Rotoletti)
Qual è la prima cosa che farà non appena ci sarà la possibilità di muoversi? La cosa che mi manca veramente è andare in giro per il mondo a parlare di vino con un piccolo trolley, sentire l'odore del ristorante, raccontare il vino, la Sicilia. Quindi partirò, le ferie le abbiamo già fatte.
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo