14-09-2019

Il weekend del Tasso

Un racconto delle celebrazioni dei 25 anni della DOC Bolgheri. Tra verticali, cene tra i cipressi e picnic nel bosco

Una tavolata apparecchiata per oltre 2 chilometri,

Una tavolata apparecchiata per oltre 2 chilometri, tra i cipressi di Bolgheri, con cui celebrare i 25 anni di questa DOC

Raro, molto raro. Direi rarissimo, soprattutto in Italia. Celebrare il compleanno di un vino, ancor più, di una DOC è cosa rara. E, come tutti sanno, mettere d’accordo i produttori di uno stesso vino è ancora più raro. Ci sono riusciti a Bolgheri, in un fine settimana di fine agosto.

La DOC Bolgheri compie 25 anni di età. E tra quei sette soci fondatori del Consorzio c’era (e c’è) anche e soprattutto la famiglia Antinori, storicamente legata da sempre a questa terra. Un terra che gli Antinori vivono come “casa”, e che come tale ci hanno aperto, per un’ospitalità che non è stata solo “fisica”, nel magnifico casale tra i pini marittimi della tenuta di Guado al Tasso, ma anche “familiare”, tra cene all’Osteria del Tasso, picnic nel bosco del Bruciato, degustazioni di vini straordinari e serate indimenticabili.

Verticale di Guado al Tasso

Verticale di Guado al Tasso

Abbiamo iniziato con una verticale di 5 annate di Guado al Tasso (2001, 2007, 2011, 2013 e 2015), vino simbolo della tenuta, nato per essere la massima espressione dell’eleganza e della complessità del terroir bolgherese. 

Ad accompagnarci nella narrazione la grande esperienza di Renzo Cotarella, che di Antinori è l’Amministratore Delegato. Poi, meraviglioso picnic nel bosco de “La Macchia del Bruciato”. Un cesto di vimini per ogni ospite, ripieno di grandi delizie del territorio, e un lungo tavolo nel bosco.

La tavolata tra i cipressi...

La tavolata tra i cipressi...

Poi ancora, nel pomeriggio, sempre con Renzo Cotarella, la seconda delle degustazione verticali, dedicata a Matarocchio, vino nato nel 2007 da una grande vendemmia e dalla volontà di creare a Tenuta Guado al Tasso un vino che esaltasse una singola varietà, il Cabernet Franc, e una singola parcella situata; un quadrato di quasi 6 ettari situato a 50 metri sul livello di mare. 

...e quella nel bosco

...e quella nel bosco

Una verticale unica nel suo genere: infatti, mai prima di adesso era stata dedicata una degustazione a Matarocchio, prodotto in quantità limitatissime e solamente nelle annate ritenute di buona qualità. Le annate in degustazione sono state 2007, 2009, 2011, 2013 e 2015. 

Insomma, un weekend di vino e di terroir. Una terra, questa di Bolgheri, dove il vino e’ stato “inventato“ in tempi assai recenti, ma dove tutte le grandi casate fiorentine e toscane hanno messo radici. E vigne e vini tutti prestigiosi, di altissimo livello qualitativo e di grande valore.

Una terra amata, che ha dato i suoi frutti. E gli Antinori ce l’hanno fatta vivere davvero, con lo stesso affetto e sorridente presenza con cui, curando ogni aspetto della produzione, della distribuzione e della vendita, sono diventati la prima casa vinicola italiana. E una delle principali esportatrici.

Un primato che ci rende tutti orgogliosi, ma soprattutto che fa anche di questo lembo di terra, stretto fra il mare e le colline, un tesoro da preservare.

E da festeggiare, come abbiamo fatto anche con una straordinaria cena organizzata, insieme, da tutti i produttori della zona, con un lunghissimo, chilometrico, meraviglioso tavolo tra i cipressi del viale che, come dice il Carducci, “van da San Guido in duplice filar“. Un serata meravigliosa per i 25 anni di una DOC straordinaria.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Fulvio Marcello Zendrini

di

Fulvio Marcello Zendrini

Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico

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