19-06-2019

Asolo Prosecco Superiore, le sfumature in una terra dai mille orizzonti

Storia, cultura, bellezza ed enologia: i nostri appunti e degustazioni dall’ottava edizione dell’Asolo Wine Tasting

«Un sognare estatico dal quale non vorrebbe più risvegliarsi»: come ha scritto Giovanni Comisso, la piccola cittadina di Asolo lascia incantati i suoi visitatori. È un borgo nel cui nome c’è già tutta la sua essenza. La parola deriva infatti dal latino asylum (rifugio): dunque luogo scelto da chi desidera vivere in pace, ed è stato così per diversi personaggi della storia letteraria. Asolo è un angolo denso di cultura, affascinante per il suo castello, per il giardino segreto di Freya Stark, per le celebri donne che ne hanno caratterizzato i luoghi e che ancora oggi ne lasciano traccia, da Eleonora Duse alla regina Caterina Cornaro.

Il teatro romano nel giardino di Freya Stark

Il teatro romano nel giardino di Freya Stark

Il giardino di Freya Stark

Il giardino di Freya Stark

Il castello della regina Cornaro ad Asolo

Il castello della regina Cornaro ad Asolo

L'abbazia di Sant'Eustachio a Nervesa

L'abbazia di Sant'Eustachio a Nervesa

Proprio ad Asolo e nei suoi dintorni ritroviamo una delle celebri denominazioni del Veneto, l’Asolo Prosecco Superiore Docg, prodotto in diverse versioni, incluso l’Extra Brut, di cui Asolo detiene l'esclusiva. Un prodotto che s’intreccia alla perfezione con le bellezze di questi territori, capace di farsi apprezzare per il suo brio e la sua versatilità.

Intanto, precisiamo: nell’ambito di “Asolo-Prosecco” s’intende un vino ottenuto da uve Glera, con le quali possono concorrere altri vitigni, da soli o congiuntamente, ossia Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera, Glera lunga, fino ad un massimo del 15%. La zona di coltivazione si estende per 19 comuni attorno ad Asolo e sono diverse le categorie in cui si possono trovare, sempre Docg: Asolo Prosecco, Asolo Prosecco “frizzante” e Asolo Prosecco “Spumante Superiore”.

Una panoramica piuttosto accurata su questa denominazione di origine controllata e garantita si è avuta recentemente all’ottava edizione dell’Asolo Wine Tasting, in un intreccio continuo tra vini, territorio e cultura. Si è rivelata una preziosa occasione per conoscere meglio i vini e i produttori, in un momento particolarmente felice, con una crescita in termini di numeri e qualità davvero interessante. Infatti negli ultimi anni la produzione è più che raddoppiata, raggiungendo nel 2018 oltre dodici milioni di bottiglie di Asolo Prosecco Superiore Docg.

Stimolante inoltre notare le tante sfumature di queste pregiate bollicine e come ciascuno possa trovare il prodotto più soddisfacente in base alle proprie esigenze e gusto. Interessante la tipologia Col Fondo (da 0 a 2 g/l) e gli Extra Brut (da 0 a 6 grammi litri di residuo zuccherino), versioni che strizzano l’occhio alle attuali tendenze del mercato, che mirano a prodotti più verticali e schietti, con residui zuccherini più contenuti.

Tra i Col Fondo, da tenere in considerazione il Montelvini Il Brutto 2017, un prosecco fresco e di bella complessità, dove si alternano tinte fruttate di pesca e mela e di erbe balsamiche e mediterranee. Buona struttura al palato e gradevole freschezza al sorso. Intrigante anche il Bele Casel Asolo Prosecco Superiore Docg Col Fondo 2015, dove la maturità e l’annata conferiscono al vino pienezza e lunghezza; bella sapidità al palato e carattere.

Tra gli Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut spicca il 2018 di Cirotto, profumi intensi e complessi. Espressivi e dinamici anche l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2018 di Bele Casel e l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut Biologico 2018 di Bresolin, vivace e brioso, con una gamma olfattiva che si distingue per la freschezza dei profumi.

Riguardo i Brut segnaliamo invece l’Asolo Prosecco Superiore Docg Brut –Biologico 2018 di Case Paolin, godibile ed identitario, con una carica fruttata gradevole. Meritevole anche l’Asolo Prosecco Superiore Docg Brut 2018 “Duse” di Pat del Colmèl, contraddistinto da pienezza e freschezza al palato, polposo all’olfatto, di grande armonia.

Per chi predilige vini più spostati sulle morbidezze, sarà facile orientarsi sulle versioni Extra Dry e Dry, con residui zuccherini tendenzialmente compresi tra i 14 e i 25 grammi per litro. Tra gli Extra Dry interessante quello di Tenuta Baron, mentre tra i Dry ci si può orientare tra quelli di Pat del Colmèl, Leterre e Villa Giustiniani, capaci di coniugare freschezza e sapidità considerando l’alto residuo zuccherino.

Una bella e ampia panoramica, tra il brio del Prosecco Asolano, tra storie di grandi donne, “asolando” tra le viuzze del borgo di Asolo e dei suoi splendidi dintorni, tracce distintive di questi luoghi dalle tante sfaccettature e dai mille orizzonti.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Fosca Tortorelli

napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino

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