16-05-2019
Alberto Tasca d'Almerita, ottava generazione e amministratore delegato di Conti Tasca d’Almerita
In occasione dell’ultima edizione di Sicilia En Primeur abbiamo intervistato Alberto Tasca. L’amministratore delegato di Conti Tasca d’Almerita ci ha svelato la sua visione dell'isola natia, una terra ricca di tesori enologici e culturali, ancora da diffondere come si deve, in Italia e nel mondo. Sicilia en Primeur, organizzata da Assovini Sicilia, è l’evento che ogni anno valorizza vini, territori e produttori consentendo alla stampa mondiale di degustare in anteprima il millesimo appena vendemmiato. «Finalmente», ci spiega Tasca, «si è compreso il grande lavoro di mappatura dell’isola, l’evoluzione in vigna e in cantina e la volontà di elevare, ogni giorno, la qualità dei vini». Alberto è l'erede di una delle più importanti famiglie della viticoltura isolana. Suo nonno volle fortemente produrre un vino rosso che passasse alla storia. Suo padre combatté i pregiudizi di una regione meravigliosa ma enologicamente sofferente. E oggi c’è lui, un vignaiolo che scommette tutto sulla sostenibilità. Con 5 tenute, 500 ettari, 12 tipologie di suolo e oltre 170 persone in campagna, molte giovani. Un buon segnale, no? Sì, ci sono tanti ragazzi. Sono l'ottava generazione di Tasca d’Almerita. È bellissimo. Ricordo quando andavo con mio nonno in vigna, vedevo queste persone che lui conosceva e stimava perché comprendeva quanto fossero essenziali per lo sviluppo del nostro lavoro. Oggi per me non è cambiato nulla: la terra non è del proprietario ma di chi la coltiva. Dobbiamo essere bravi custodi e circondarci di persone che amano questo lavoro, usurante ma molto gratificante per i frutti che dà.
Tenuta Tascante a Passopisciaro, Etna (foto Pietro Leone)
Tenuta Capofaro a Salina (foto B. Tarantino)
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione