03-06-2018
La quindicesima edizione di Sicilia En Primeur a Palermo, Capitale della Cultura 2018, organizzata da Assovini Sicilia, ha coinvolto 52 aziende dell’isola visitate da un centinaio di giornalisti, da tutto il mondo, con sette tour organizzati alla scoperta di microclimi, suoli e stili dei vitigni siciliani con un focus sulla straordinaria annata 2017. Vini interessanti e, in alcuni casi, già pronti, equilibrati e con prospettive d’invecchiamento rare da cogliere “en primeur”. Vi raccontiamo tre storie, tratte dalla nostra newsletter Identità di Vino (per riceverla gratuitamente o leggere gli arretrati, clicca qui).
Durante Sicilia En Primeur 2018 siamo stati in cantina e nei vigneti e toccato con mano il lavoro certosino che questi giovani produttori siciliani operano con grande entusiasmo e solarità. All’assaggio dei millesimi 2010 e 2014 si è riscontrato, all’unisono, un vino caldo, sapido, pronto ma in grado di poter sostare in bottiglia per un ventennio, per stupirci con note di freschezza intense e una ricca acidità ben armonizzata con l’intero bouquet. L’azienda offre visite in cantina tutto l’anno e un boutique wine resort immerso nei vigneti.
Uno scorcio dei vigneti della Cantina Pietradolce
Il millesimo 2015 colpisce per un’eleganza equilibrata seppur con tannini presenti, persistenti e un’acidità bilanciatissima. Interessante l’assaggio del Carricante 100% Sant’Andrea Bianco dove la complessità al naso svela un’esplosione anche all’assaggio di pesca gialla matura, rotondità, equilibrio. Le anteprime 2017 Etna Bianco (100% Carricante) Archineri ed Etna Bianco doc s’allineano per freschezza e intravedono longevità per la spiccata acidità più evidente in Archineri.
La famiglia Tornatore coltiva vigneti fin dal 1865; tuttavia l’attività commerciale affidata al figlio e un valido team di collaboratori si è sviluppata poco più di un decennio fa. L’Etna Rosso Trimarchisa 2014 è un blend di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, maturazione per 18 mesi in botti di legno da 25 ettolitri per poi passare in vasche di cemento e almeno altri 6 mesi di bottiglia. La complessità gusto-olfattiva di questa bottiglia ricorda frutta rossa matura, una tannicità setosa per poi finire con speziature persistenti. Trimarchisa è la contrada dove vengono raccolte le uve per produrre questo grande vino.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione