22-10-2023
La prima edizione di Entroterra - congresso italiano di cucina d’autore e artigianato. Ha come obiettivo quello di dare voce alle persone che vivono e lavorano nelle aree più interne della Penisola - ci è piaciuta per tanti motivi, ma per un'idea in particolare: diventare una kermesse itinerante, ogni anno alla scoperta di una zona diversa tra quelle che non sono favorite della geografia, non sono né mare né alta montagna, non vivono quindi i flussi "facili" del turismo mainstream, ma devono essere più forti di sé stesse, trovare il modo di farsi scoprire per mostrare così al mondo la propriq enorme bellezza sia paesaggistica che culturale e umana.
Ce lo figuriamo già, un Entroterra prossimamente in Maremma, o sulla Sila, o sui Nebrodi, o sull'Alpago, o nel Canavese, o in Tuscia... Ma la prima edizione - quasi un numero zero, vista la sperimentalità del tutto e i tempi brevi in cui l'evento è stato organizzato - non poteva che svolgersi tra Cilento e Alta Valle del Sele, facendo base magari nella ben nota Paestum per andare a toccare poi tanti borghi interni a volte sperduti e spesso misconosciuti - Valva e Calabritto, Buccino e Sicignano degli Alburni, Trentinara e Giungano, Prignano e Rocca Cilento fino a Perdifumo, tra le province di Salerno e Avellino - che s'arrampicano sui contrafforti dell'Appenino lucano, il mare a volte è là sullo sfondo ma la sua costa affollata e dinamica pare un altro mondo che si guarda a distanza; luoghi dove i ritmi sono diversi, la socialità pare rimandare ad archetipi antichi, l'autenticità - anche dei sapori, ma non solo dei sapori - ha resistito a ogni lusinga della contemporaneità.
Cristian Torsiello, ideatore di Entroterra, in cucina insieme ad Antonio Biafora
Assaggi tra le strade di Valva
Lavorazione dei fichi al Santomiele
Torsiello con Antonio Zaccardi e Luciano Monosilio
Cristiano Tomei, a destra, con Nino Rossi e Daniele Falcone
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
La pizza cilentana, croccante da mangiare a casa propria, grazie al box Cilentina studiato dal pizzaiolo Valentino Tafuri, titolare del 3voglie a Battipaglia (Salerno)
Tre pomodori: crema di datterino giallo, datterino rosso, pomodori secchi e fior di latte, una delle pizze classiche in carta alla pizzeria con cucina Modus di Paolo De Simone, in via Andrea Maffei, 12 a Milano
Paolo De Simone insieme ad Antonio Rosato, mixologist e beverage manager, suo compagno di strada nella nuova avventura Modus