20-12-2021
La Rocca di Arignano, 23 chilometri a Est da Torino, su una collina a Nord-Ovest del Monferrato. Oggi è luogo d'ospitalità di gran classe, grazie al progetto di recupero voluto da Luca Veronelli ed Elsa Panini. Che hanno affidato la cucina a un giovane talento, quello di Fabio Sgrò, sotto la supervisione di un maestro come Ugo Alciati
C'è intanto una cosa, da dire, che poi è la più importante: il progetto di recupero dell'antica e fascinosa Rocca di Arignano - siamo in un paese di un migliaio di abitanti che fa parte della città metropolitana di Torino, circa 23 chilometri a Est dal capoluogo, su una collina a Nord-Ovest del Monferrato - è opera meritoria, di grande sostanza. L'impressione generale è che i promotori dell'iniziativa (che nasce nell'ambito squisitamente privato e imprenditoriale, e fatta salva la ragionevole scommessa sulla potenzialità anche economica dell'investimento) siano stati animati soprattutto da un sincero amore per il Bello, da una genuina disposizione a salvare e valorizzare una parte, pur periferica e "minore", del grande patrimonio culturale e storico del quale è immensamente ricca l'Italia.
La Rocca di Arignano sullo sfondo
«A differenza di tutti gli altri edifici medievali che troviamo in Piemonte, la Rocca è rimasta dormiente dal 1400. In questo è uno dei più rari esempi di architettura medievale incontaminata dal passaggio dei secoli»
Luca Veronelli ed Elsa Panini (con figli e cane)
La torre della rocca
Tutto bellissimo. Ma dato che siamo Identità Golose, non avremmo una ragione per parlarne se oltre a tutto questo non ci fosse anche un'identità gastronomica di eccellenza. Ma c'è, per fortuna: Veronelli-Panini hanno affidato la gestione del ristorante interno alla Rocca - inaugurazione l'inizio di giugno scorso, siamo insomma agli inizi - a un big, quale è indubitabilmente Ugo Alciati. E questi ha accettato la scommessa: firma dunque come consulente il menu della Locanda della Rocca, ossia l'insegna attorno alla quale gravitano gli appetiti di ospiti interni e gourmet esterni, proponendo una cucina davvero notevole.
Fabio Sgrò e Ugo Ulciati
La sala ristorante
E ora la nostra cena, nelle foto di Tanio Liotta.
Insalatina di pomodori
Cipolla piattina di Andezeno con ravanelli, brassicacee affumicate, burro ai fiori e cialda di pane. Eccellente dolce/amaro
Molto buone e golose anche le Chiocciole di Cherasco con crema di patate allo zafferano, tarassaco, biete, barbabietola
Di nuovo notevole la Tinca di Ceresole con brodo di betulla, cipolla cotta, vitello secco, barbabietola, cetriolo, nasturzio. Il vitello è stagionato e asciugato in frigo con olio e miele
Agnolotti ripieni di faraona arrosto con fondo al Marsala
Tagliolini, salsa al midollo, aglio nero, polvere di koji
Quaglia scottata, limone e zenzero, cipolle e latte, verdure del nostro orto
Anguilla arrosto con salsa agrodolce di pere e verdure del nostro orto (fave, piselli, carote, le loro foglie). L'anguilla è quella Cascina Italia di Giacomo Mosso, a Ceresole d'Alba (Cuneo). C'è anche un chutney di mele
Albicocca Melba, coulis di lamponi, mandorle
Biancomangiare, frutta sabbiata
Rocca di Arignano via Gino Lisa 16, Arignano (Torino) Tel. +39 011 4031511 roccadiarignano.it chiuso il lunedì menu degustazione a 54 euro
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Agli estremi, a sinistra Giada e Alessio e a destra Giuseppe ed Edoardo Traverso, l'executive chef di Identità Golose Milano e la sua affiatata brigata; al centro, gli ospiti della magnifica cena andata in scena all'Hub lo scorso giovedì 22 giugno: Ugo Alciati, chef di Guido Ristorante a Serralunga d'Alba e Fabio Sgrò, chef del ristorante Guido da Costigliole a Santo Stefano Belbo insieme a una giovanissima assistente. La serata è stata allietata dai vini I Parcellari, il progetto vitivinicolo del sommelier, ora produttore Davide Canina
Tutte le foto sono a cura di Marialuisa Iannuzzi
Appuntamento a giovedì 22 giugno con la cucina di Ugo Alciati e Fabio Sgrò, rispettivamente chef di Guidoristorante a Serralunga d'Alba e Guido da Costigliole, al Relais San Maurizio, a Santo Stefano Belbo.
In abbinamento i vini de IPARCELLARI di Davide Canina - per prenotare la tua serata, consultare il sito di Identità Golose Milano
Carpaccio di magatello di Fassona piemontese, salsa di pane tostato, zenzero, aceto, pepe: il Piatto del 2022 di Fabio Sgrò e Ugo Alciati della Locanda della Rocca