19-10-2021
Moscardino infuso di acqua aromatizzata al tè al gelsomino, limone ed erbe aromatiche, profumo di mirra e sandalo, salsa di cozze, sesamo, uno dei grandi piatti, e bellissimi, ed evocativi, assaggiati al Duomo di Ragusa, chef Ciccio Sultano. La foto è di Tanio Liotta
Che enorme dimostrazione di stile e personalità ci hanno sciorinato Ciccio Sultano e il suo pastry-star-chef Fabrizio Fiorani qualche giorno fa, al Duomo di Ragusa! Vi abbiamo già narrato recentemente questa inedita "strana coppia" del gusto e la loro lezione a Identità Milano 2021, affascinantissima, leggi Olio, sale, grano: Ciccio Sultano e Fabrizio Fiorani vanno alla genesi della cucina del mondo, di Davide Visiello. Un racconto rigoroso e brillante: ma non bastava, occorreva infatti andar sul posto, tastare con mano e assaggiare con gli altri sensi. E allora, eccoci qui a Ragusa.
Sulla forza di Sultano non avevamo dubbi. Sulla personalità sua e della sua tavola, neanche: lo chef ibleo è un unicum, un caso a sé nella cucina siciliana e italiana. Ora ancor più che in passato: e almeno da quando ha sincronizzato il suo stile con ispirazioni e storytelling suadenti, efficaci, soprattutto veri, denominati Dominazioni Siciliane e ottimamente sintetizzati in questo modo:
Il nostro racconto abbraccia millenni di storia, ingredienti e ricette che si sono stratificate nell’isola al centro del Mediterraneo. È un viaggio nel tempo e nello spazio, che parte dalla tradizione e guarda al futuro.
Esserci adesso con il desiderio di ritornare quelli di ieri. Ma anche dell’uomo consapevole e rispettoso del suo stretto rapporto con la natura e l’ambiente.
Ciccio Sultano e Fabrizio Fiorani a Identità Milano 2021. Foto di Brambilla-Serrani
Gli assaggi lo dimostrano. Fin dall'inizio, dagli amuse bouche. Tartare di guancia di spigola ad esempio, raffinatissimo. Oppure Olive nocellara farcite di marzapane di pistacchi e fagiolo fritto. E ancora l'esplosione gustativa ben bilanciata di Cialda ai semi, maialino nero e caviale.
E nei piatti veri e propri: Alalunga marinata, melograno, extravergine, funghi e sfoglia, dalla carnosità incredibile, fondente tra le fauci. La struggente "Pasta della pazienza", ossia tre tradizionali formati (gnucchitti, pizzuliati e patrinostri) realizzati a mano, che testimoniano l'antica cura e pazienza - appunto - verso i suoi ospiti della padrona di casa, intenta a un lavoro così impegnativo, spesso svolto snocciolando il rosario (la Pasta della pazienza è condita con ricci di mare, anguria, alghe e salsa al limone). L'archetipico Moscardino infuso di acqua aromatizzata al tè al gelsomino, limone ed erbe aromatiche, profumo di mirra e sandalo, salsa di cozze, salsa tartara, sesamo, armonia totale, anche estetica. L'eccezionale Minestra di pastina e pesci, sanapo, crena di zucca butternut, gel di cozze. E poi, lato dolce, un capolavoro come Carota, perfetta sinfonia palatale.
Non poteva esserci finale migliore, in attesa che tutti se ne accorgano.
E ora il nostro percorso di assaggi, le foto sono di Tanio Liotta.
Tartare di guancia di spigola. Raffinatissimo
Olive nocellara farcite di marzapane di pistacchi e fagiolo fritto, a fare da nocciolo. Altra idea brillante
Pomodorino concentrato, gel di basilico
Bigné con crema di alici Testa
Cialda ai semi, maialino nero e caviale. Esplosione gustativa, capacità di costruzione dell'aroma. Bomba, buonissimo
A sinistra, Perle di mozzarella ripiene di pesto di basilico e pomodoro; a destra Lumache alle erbe
Bellissima questa Alalunga marinata (olio, sale, zucchero), melograno, extravergine, funghi e sfoglia. Carnosità incredibile derivata da un complesso procedimento di maturazione del pesce, l'esito è spettacolare, di altissimo livello
Concettualmente non è una proposta nuova; ma gustativamente affascina molto questo Cappuccino con schiuma di latte, crema di porcini, polvere di caffè e ostrica. Suadente, vellutato
Triglia, concentrato di pomodoro, salsa alla ghiotta, caviale, la lisca croccante
La "Pasta della pazienza", ossia tre tradizionali formati (gnucchitti, pizzuliati e patrinostri) realizzati a mano, che testimoniano l'antica cura e pazienza - appunto - verso i suoi ospiti della padrona di casa, intenta a un lavoro così impegnativo, spesso svolto snocciolando il rosario. La Pasta della pazienza è condita con ricci di mare, anguria, alghe e salsa al limone
Quasi archetipico questo Moscardino infuso di acqua aromatizzata al tè al gelsomino, limone ed erbe aromatiche, profumo di mirra, funghi, formaggio, vodka e sandalo, salsa di cozze, sesamo. Raffinatezza totale, il cefalopode viene cotto per due minuti direttamente al tavolo
Ed eccezionale anche questa Minestra di pastina e pesci, sanapo, crena di zucca butternut, gel di cozze
Il classico Sandwich con gelato al tartufo, sale Maldon ed extravergine
Agnello, frutta secca, erbe aromatiche, alghe al limone, salsa tzatziki allo zafferano
Un capolavoro questo dessert, che abbiamo assaggiato in anteprima: Carota in varie consistenze, crema di miele di ape nera sicula (clamorosa), spuma di carote, gelato al caramello salato, mandorle pralinate, carote alla vaniglia
Si termina con Lampone, un po' troppo abbondante: lampone, yogurt, pistacchio, croccante di pistacchio, meringa di lampone
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Lasagna di S-foglie è il Piatto dell'estate 2023 di Ciccio Sultano, chef del ristorante Duomo, due stelle Michelin a Ragusa
Foto a cura di Melissa Carnemolla
Ciccio Sultano, Fabrizio Fiorani e Pier Daniele Seu: protagonisti dell'offerta gastronomiuca del W Rome, in Via Liguria 26/36, vicino a Via Veneto, a Roma
La prima boutique di Fiorani prende vita nel lussuoso W Rome, hotel del Gruppo Marriot