30-05-2021
Juan Rafael Trigueros ed Elisa Parriciatu, marito e moglie, hanno avviato Vaicacao a Olbia. Lui è salvadoregno, il padre possiede là una piccola finca e produce cacao. Loro importano il prodotto e lo lavorano in Sardegna
Assaggio una tavoletta di cioccolato di un piccolissimo produttore artigianale. Prima sorpresa: è di Olbia, Sardegna, non proprio la capitale del cacao né della sua lavorazione. Seconda sorpresa: è tanto, ma tanto buona. Finissima, aromatica, esprime non solo un gusto intenso, ma un'identità profonda. E c'è dall'altro: nasconde, quella tavoletta, una bellissima storia che vogliamo raccontarvi.
Elisa Parriciatu, una ragazza sarda che oggi ha 34 anni, lavorava poco più di un decennio or sono per una missione dell'Onu nella Repubblica di El Salvador. Conosce un ragazzo del posto di un anno più vecchio, Juan Rafael Trigueros, figlio del proprietario di una piccola finca locale, denominata Cuyancùa, una tenuta di campagna a 400 metri sul livello del mare che un tempo era adibita alla coltivazione di caffè, poi 15 anni fa riconvertita al cacao, ne produce circa due tonnellate all'anno, una goccia nel mare ma di altissima qualità. San Salvador, ossia la capitale del piccolo Stato centramericano, è lo scenario della storia d'amore tra i due giovani, che confluisce in giuste nozze. Nasce allora un'idea, un po' per caso: perché non portare il cacao della finca in Sardegna, per lavorarlo e trasformarlo proprio sull'isola? «La prima volta che vidi la piantagione, esclamai: "Dobbiamo mandarlo in Italia!" - ci narra infatti Elisa - Ma era giusto una boutade, non avevo la minima idea che ci saremmo riusciti davvero». Era il 2012, il primo carico sarebbe salpato cinque anni più tardi.
Le fave di Vaicacao
Le produzioni di queste fattorie raggiungono la Sardegna dopo un viaggio di circa un mese nei container, e poi passano al laboratorio dove Elisa e Rafael junior si occupano di tutto, dalla lavorazione alla commercializzazione. Viaggio lungo ma filiera cortissima, non c'è che dire. «Abbiamo iniziato a produrre granella, ovvero le fave di cacao pure, solo decorticate e sbucciate; poi siamo passati alla massa; quindi da fine 2018 anche alle tavolette. From bean to bar. Cresciamo poco a poco». Il cacao è macinato a pietra e lavorato il meno possibile e lentamente, per preservarne la natura; anche la tostatura è lenta, per nulla aggressiva, nel rispetto degli aromi e dell'anima del cacao. "Hancrafted with love in Sardinia", come recitano le confezioni.
la bevanda al cacao "Ceremonial Vaicacao"
Granella di cacao utilizzata per aromatizzare una golosa bowl
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Premiato l'impegno di Valrhona a favore della sostenibilità e della biodiversità. Qui una foto tratta del loro profilo facebook, con questo commento: "Si sente spesso parlare di tre varietà del cacao: Criollo, Forastero e Trinatario. Ma è importante non limitarsi a queste tre perchè la realtà è molto più complessa. Nel corso dei secoli si sono sviluppati molti incroci naturali tra gli alberi del cacao. Oggi è comune trovare diverse varietà con caratteristiche tipiche all’interno di una singola piantagione. Ad esempio il cacao della piantagione Millot è un buon esempio di diversità genetica"
L'École du Grand Chocolat Valrhona
Gianluca Fusto a Identità Milano 2018 (foto Brambilla-Serrani)
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale