13-10-2018
Marina Ravarotto al pass del ChiaroScuro di Cagliari con Andrea Xaxa e Angelo Bardato, suoi collaboratori rispettivamente di sala e cucina
Dall'alto del Belvedere di Monte Urpinu si gode di un magnifico panorama su Cagliari: anche dopo il tramonto, quando ci si orienta con le luci di case e lampioni; questo è il luogo del relax notturno, i giovani cagliaritani vi convergono per due chiacchiere e un panino, seduti sui muretti. Marina Ravarotto saltella tra le pietre e ci indica: «Là è il Poetto, là il porto, qua sotto lo stagno di Molentargius, lì il castello...», l'aria serena di chi si sente a casa e fa volentieri da cicerone a chi viene dal continente. Ma per lei Cagliari è stata una conquista recente.
La Ravarotto al Degustibus
Continua la chef: "Dopo di lui, altri grandi della cucina isolana riuscirono a trasmettermi le stesse qualità. Qualche anno fa iniziai a camminare da sola, sperimentando responsabilità, grande impegno ma soprattutto la possibilità di esprimermi in maniera autonoma. Ed eccoco qui, oggi, dove per la prima volta in quella che posso definire casa potrò dare libero sfogo a ogni mio desiderio e inventiva. Cercando di stupirvi e accontentarvi in quello che spero potrà essere un bellissimo piccolo viaggio gastronomico all'interno della mia terra, la Barbagia".
Polpette di guance di manza panate col carasau, crema di erborinato e germogli di piselli
Tartare di pecora, olio di lentisco, spuma di frue, pane carasau ai carboni attivo, pomodoro confit, germogli di origano. Buon piatto un po' da pulire, la pecora è eccellente ma va servita a temperatura meno fredda e attenti a non esagerare col frue, il quasi-formaggio del pastore, poco più di un semplice latte coagulato: è infatti una cagliata che riposa subito dopo la mungitura e si acidifica spontaneamente grazie ai microrganismi naturalmente presenti nel latte crudo
Ottime le Animelle a modo mio: fritte con una panatura di farina e semola, poi spugna di rapa rossa, pesca marinata e scottata, crema di yogurt e senape
Sua Maestà su filindeu, i “fili di Dio” nuoresi, una rarità (di più: è la pasta più rara al mondo. Nessun laboratorio, è fatta soltanto in casa, sul tavolo di cucina). La Ravarotto li propone come vuole la tradizione, aggiornata: dunque cotti in brodo di pecora chiarificato, più due pecorini, uno fresco e l'altro semistagionato
Molto buoni i Ravioli ripieni di purpuzza, crema di ricotta al tartufo e nocciole di Laconi, pane alle olive sbriciolato. La purpuzza è una salsiccia sarda aromatizzata con semi di origano
Golosissimo il Maialino affumicato, gallinacci arrostiti, armidda e guanciale. L'armidda è il timo selvatico della Barbagia. Il maiale in olio cottura, sfilacciato e ricomposto, poi passato in padella per ottenere la crosticina
Zuppetta di fragole, sorbetto di limone, menta fresca
Crema di ricotta, crumble di amaretti, crumble di meringa al cacao, sapa, frutta
ChiaroScuro corso Vittorio Emanuele 380, Cagliari Tel. +39 347 963 0924 Menu degustazione a 45 euro
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale