16-08-2016
Nikos Gasparakis, mastro casaro nel villaggio Koummoi, non lontano da Rethymno, a Creta, è tra i vincitori dei Quality Awards 2016, una specie di “Oscar del buono” greco organizzato dalla rivista Gastronomos, inserto mensile di Kathimerini, quotidiano tra i principali del Paese. Vi raccontiamo uno a uno i premiati e la loro eccellenza nella nostra fotogallery. E ne abbiamo approfittato per un nuovo tour goloso ad Atene
Le migliori olive? Le damaskinoelies di Michalis Ainatzoglou. Sono grandi come prugne, appartengono a un'antica varietà coltivata nella regione di Argo, Peloponneso. Ainatzoglou possiede olivi secolari a Kiveri. Lascia maturare le olive giganti nel sale, secondo il metodo tradizionale; poi le lava e pastorizza. Questo processo consente la conservazione senza prodotti chimici. Tel: +30.6977.500810
Il premio al miglior olio d'oliva è andato a Governor, prodotto a Corfù. Gli uliveti dell'isola sono ampiamente conosciuti per la loro bellezza, ma l'olio che se ne ricavava non era abbastanza buono e veniva venduto sfuso ai compratori d'oltremare. Due giovani, Spiros e George Dafnis, sono riusciti a produrre un olio d'assoluta eccellenza. Tel: +30.266.1075701
Il premio al miglior negozio di cose buone è andato ad Agora, mezedopantopoleio di Salonicco, mille mq di prelibatezze. Nella motivazione si legge che "davvero non ha nulla da invidiare al famoso Eataly a Milano". Agora è la creazione di Thomas e Giorgos Douzis. E' in 42 Pavlou Mela St., Salonicco. Tel: +30.23.10288008
Il miglior miele di Grecia 2016 è Amorgiano, una dolcezza delle Cicladi. Panagiotis Maroulis - un regista televisivo che ha deciso di cambiare vita - lo produce sull'isola di Amorgos. Ha alveari in quattro punti dell'isola: a Lagada, dove dominano i profumi di salvia e fiori; a Halara, una scogliera dove vive un'ape locale, con profilo genetico diverso, e il miele ha sentori salati e di timo; sull'isolotto di Nikouria, di nuovo con l'odor di timo; e, un po 'più lontano, sulla piccola isola di Donousa, per la sua erica. Tel: +30.228.5073048
Il premio alla miglior azienda agricola incorona Agios Loukas, cooperativa agricola di Rachi, per la sua produzione di ciliegie sul monte Olimpo, di alta qualità. Il 90% della produzione viene esportata. Tel: +30.235.1098711
La miglior carne di Grecia è Aroma di Koutsioftis Farms, dei fratelli Stergios e Dimitris Koutsioftis. Allevatori di terza generazione, hanno fatto nascere i primi vitelli greci doc, alimentati con foraggio speciale (prevalentemente erbe aromatiche greche: menta, basilico, origano, coriandolo e alcune altre che sono tenute segrete, da cui il nome "Aroma" per la carne), brevettato. Le carni sono ricche di omega-3, poiché i vitelli mangiano anche semi di lino. Tel: +30.233.1071803
Il miglior formaggio è quello prodotto da Nikos Gasparakis nel suo caseificio di Koummoi, nella zona di Rethymno, a Creta. Tel: +30.28310.41072
Il miglior vino è il Retsina prodotto da Cantina Kechris. Spesso si trova Retsina di pessima qualità, ma l'enologo Stelios Kechris è riuscito invece a produrne di ottima, vincendo premi internazionali: Decanter World Wine Awards, International Wine Challenge (2009), Mundus Vini (2013) e Vinalies Internationales (2014). La chicca è il Dakry Me Peuko, "lacrima di pino". Tel: +30.2310.751283
Altro premio per gli amanti dell'enologia: è andato alla cantina Gavalas di Santorini. George Gavalas è un produttore di quarta generazione: «L'Asyrtiko è la principale varietà di uva qui sull'isola - spiega - Ma noi lavoriamo anche con vitigni autoctoni e meno noti, come Katsano e Gaidouria». Tel: +30.22860.82552
Il Thalassaki di Tinos ha vinto il premio come miglior ristorante tipico. Si tratta di una taverna che propone soprattutto frutti di mare e verdura. I piatti sono a base di prodotti locali, preparati con fantasia e creatività. E' gestito dalla cuoca Antonia Zarpa con suo marito Aris Tatsis. Thalassaki è nella baia di Ysternia, a Tinos. Tel: +30.22830.31366
Premio anche a un ristorante greco all'estero, Notos, che si trova a Bruxelles, in Belgio. Lo chef è Constantinos Erinkoglou, nato a Moustheni, un villaggio ai piedi del Monte Pangaio, nel Nord. Notos è in 154, rue de Livourne, Bruxelles. Tel: 0032.(0)2513 2959
Loulis Group si è aggiudicata il premio per le migliori farine. Tel: +30.210.4090100
Premiato anche lo yogurt Kri Kri, esportato in tutto il mondo. Tel: +30.23210.68300
Infine, "premio d'onore" a Prokopis Magiatis, giovane professore universitario, per il suo lavoro di ricerca sull'olio d'oliva
Foto di gruppo per i vincitori dei Quality Awards 2016, una specie di “Oscar del buono” greco organizzato dalla rivista Gastronomos
In un recente articolo avevamo raccontato Atene golosa in 32 foto, ossia le tante tappe del nostro viaggio del gusto attraverso le vie della capitale greca. Recentemente siamo tornati là, abbiamo scoperto altri indirizzi interessanti, che vi narriamo sotto come fosse un tour di una giornata, e abbiamo partecipato – unici italiani insieme a Spyros Theodoridis, indimenticato vincitore italo-greco della prima edizione del nostro Masterchef - alla cerimonia di premiazione Quality Awards 2016, una specie di “Oscar del buono” greco organizzato dall’autorevole rivista Gastronomos, inserto mensile di Kathimerini, quotidiano di Atene e tra i principali del Paese (ne esiste una versione in lingua inglese venduta separatamente negli Stati Uniti come supplemento dell'International Herald Tribune). Abbiamo descritto questi Oscar di Grecia nella nostra fotogallery.
Ore 10,45 – Ad Atene non si è particolarmente mattinieri. Ma come non iniziare da un buon caffè? L’insegna giusta è Taf Coffee, numerosi indirizzi in città, noi abbiamo scelto quello di 7, Emmanuel Benaki Street, Tel: +30.210.3800014. Taf importa da piccole aziende dedite all’agricoltura sostenibile, per un caffè con tante varianti possibili, “gourmet” ma ormai classico in città.
Sosta al galaktopoleio I Stani
Ore 12,45 - Si continua con il lato D della cucina: irresistibili i loukoumades di Th. Ktistaki (9, Sokratous Street, Tel: +30.210.5240891), un indirizzo sicuro dal 1912, quando i nonni dell’attuale proprietario arrivarono in città dalla bella Canea, a Creta. I loukoumades sono frittelle dolci di derivazione arabo turca, ottenute da un impasto di farina, lievito, sale da cucina, latte, acqua. Cotte nello sciroppo, sono poi cosparse di sesamo e cannella.
I loukoumades di Th. Ktistaki
Ore 13,50 – Già che si è in zona, perché non fare un salto al Varvakeios Central Market? Tutta la carne e il pesce fresco che volete.
Ore 14,05 – Si è fatto tardi, è ora di un nuovo spuntino. L’indirizzo giusto è Karamanlidika (1, Sokratous & Evripidou Street, Tel: +30.210.3254184). Vi serviranno vassoi stracolmi di tutto il meglio che una sorta di “salumeria-gastronomia” può offrire. Offre una selezione particolarmente curata di prodotti della Cappadocia: formaggi stagionati, salumi e insaccati di ogni tipo, salsicce, pastrami…
Degustazione di formaggi da Karamanlidika
Ore 15,40 – Sarebbe un peccato non assaggiare alcuni dei più tipici piatti greci… Ecco allora O Kostas (5, Pentelis & Mitropoleos Street, Tel: +30.210.3228502): la famiglia venne dal Nord della Grecia nel 1950 per proporre nella capitale quello che è considerato probabilmente il miglior souvlaki in città, davvero succoso, uno street food indimenticabile.
Ore 16,45 – Se volete concedervi anche una torta all’ora del tè, ecco un suggerimento che stacca dalla tradizione, ma punta alla qualità. Da poche settimane il ristorante Tudor Hall (3, Vasileos Georgiou Street, Tel: +30.210.3330265), al settimo piano dell’hotel King George, proprio a fianco del famoso Grande Bretagne (fanno parte dello stesso gruppo Starwood e sono membri dei Luxury Collection Hotel), si avvale della collaborazione del pasticcere francese Arnaud Larher, che oltre ai classici della pâtisserie transalpina si sta divertendo a proporre nuove creazioni che incorporano ingredienti greci, come l’olio d’oliva o la mastika.
Ore 21,30 – Dopo una necessaria pausa, a cena si può andare al Pireo, al Varoulko di Lefteris Lazarou. Oppure rimanere in città e recarvi all’Hytra, dello chef Anastasios Mantis (fa anche parte della nostra guida Identità Golose, leggi qui). Di entrambi abbiamo già parlato in questo articolo.
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera