28-02-2023
Fabrizio Carrera, ideatore e curatore di questa guida, insieme a Federico Latteri
La grande intuizione di Fabrizio Carrera, ideatore e curatore di questa guida, insieme a Federico Latteri affermano con grande orgoglio: «Il vino dell’ Etna ci sembra tutt’altro che una meteora. Abbiamo recensito 129 aziende con una crescita importante dei vini bianchi». Un lavoro di squadra dai responsabili di Cronache di Gusto che svelano una mappatura di realtà blasonate e altrettante nuove, 29 vini imperdibili e altri senza tempo. La guida è bilingue - italiano e inglese – e recensisce aziende seguendo l’ordine alfabetico suddivise per area geografica ossia seguendo versanti e contrade. Nessun voto o punteggio ma una selezione di meritevoli assaggi.
La copertina della Guida ai Vini dell’Etna 2023
Afferma Carrera: «L’idea che una pubblicazione dedicata ai vini dell’Etna potesse suscitare un certo interesse mi fu subito chiaro una decina di anni fa: tutte le volte che scrivevo qualcosa su Cronache di Gusto o in altri giornali scattava una grande attenzione. Poi ho assistito da spettatore privilegiato - e talvolta da protagonista attivo - a tutti quei produttori che dal resto della Sicilia o dell’Italia hanno deciso di scommettere su questo territorio. Confermandomi il grande appeal che suscitava il vulcano. I vini dell’Etna hanno avuto una crescita tumultuosa. Alcuni vigneti in venti anni hanno più che decuplicato il loro valore, tanto per dare un’idea. Tuttavia, anche queste crescite rapide e vertiginose hanno bisogno di una governance attenta. Ed è quello a cui bisogna prestare massima attenzione sperando che il Consorzio di tutela sia all’altezza della situazione».
Federico Lattieri
Riflessione che segue una dichiarazione di Federico Latteri: «Quello che più mi affascina quando degustiamo i vini dell’Etna è la loro qualità media che è sempre molto alta. A tal punto da inserire l’Etna nell’olimpo dei territori del vino più importanti d’Italia. Adoro i vini eleganti, complessi, mai muscolosi e troppo corposi. L’Etna in questo soddisfa spesso le mie aspettative. Non smettendo di sorprendermi annata dopo annata. Alcune poi sono straordinarie. Come la 2016, per esempio. Se dovessi cercare di spiegare le ragioni di un successo inaspettato, direi così: i vini dell’Etna intanto nascono in un territorio davvero unico e irripetibile. Creati al centro del Mediterraneo con un clima continentale, freddo e piovoso e per giunta su un suolo lavico e con un vulcano attivo che fa sentire la sua presenza ingombrante; possono giocare la carta della biodiversità perché sono generati grazie ad uve autoctone come il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio e il Carricante. Tutto questo aggiunge valore e unicità al terroir, infine, non ultimo, a caratterizzare i vini, sia rossi e sia bianchi, è il tratto dell’eleganza, oggi sempre più ricercato dal winelover esigente e competente».
I vini dell’Etna nascono in un territorio unico e irripetibile
Nella guida ogni azienda viene raccontata con una sintesi che ne esalta storia, caratteristiche e singolarità. Le schede sono corredate da una legenda che pone in evidenza plus come la produzione bio, la possibilità di visita e acquisto in cantina, oltre naturalmente alla selezione delle etichette consigliate e un QR code che appena inquadrato ti porta nel sito della compagnia selezionata. Fondamentale anche il dettaglio sui riferimenti GPS per raggiungere i produttori visto che spostarsi sul Vulcano non è poi così semplice. La guida si acquista nelle librerie, oppure on line qui
Prezzo di copertina: 20 euro.
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