14-11-2023
Due autori, Enrico Vignoli e Marco Bolasco, citati come appaiono in copertina, un caporedattore, Angelo Surrusca, e una coordinatrice dell’intero progetto, Francesca Matrovito, supportati tutti loro da una redazione forte di nove persone, sotto l’ombrello di Slow Food per un‘opera ambiziosa, che ha richiesto più due anni di lavoro. E sembrava in verità non finire mai perché quando si affronta un tema come l’Atlante dei cuochi si sa quando si inizia, certo non quando si apporrà la parola fine.
L’Atlante dei cuochi è il titolo di un volume nel quale si raccontano I miti, i maestri, gli allievi protagonisti della storia della cucina. Però non solo di
Gli autori dell'Atlante dei cuochi per Slow Food Editore: Enrico Vignoli e Marco Bolasco
Il mondo dunque, non solo casa nostra e nemmeno l’Europa. Però è un pianeta condizionato da una marcatissima influenza occidentale, l’Asia esce rimpicciolita, se non per Kim Dae-chun, coreano, Gaggan Anand, indiano con lungo presente in Thailandia, i giapponesi Naoto Kishimoto, Yuki Teiichi, Seiji Yamamoto, Hiroyuki Sakai e Matsuo Nagasaka, maestro
L’altro rischio è di minimizzare il passato più lontano a favore del presente. Del resto, chi, vivente oggi, ha mai pranzato da Eugénie Brazier, classe 1895, o da Auguste Escoffier, nato ben prima, nel 1846? Lo sanno bene gli stessi autori quando nell’introduzione ci spiegano l’anima, l’ossatura dell’opera e cosa dobbiamo avere bene chiaro quando la
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Il pezzo forte è la mappa, l’albero genealogico che lega tra loro tutti loro e quanto discende da loro, un lavoro certosino, difficile da svolgere rimanendo sempre tranquilli, in particolare quando qualcosa ha suggerito agli autori di spostare, o inserire come togliere, qualcuno. La tavola, in
Eugénie Brazier, sublime cuoca di Lione, prima donna a conquistare le tre stelle, anche la prima a vantarne tre con due insegne contemporaneamente
Questa enciclopedia è lo sviluppo naturale di due libri di Marco Bolasco, scritti assieme con Marco Trabucchi, Cronache golose, vita e storie di cuochi italiani e, in seguito, La vita segreta dei cuochi italiani. Però penso anche a 100 chef x 10 anni, i 100 chef che hanno cambiato la cucina
Gualtiero Marchesi cinquantenne nel suo ristorante in via Bonvesin de la Riva a Milano. La rivoluzione della cucina italiana è iniziata lì italiana, curato da noi di Identità Golose con prefazione di Massimo Bottura, nonché al Massimo Alberini di Storia della cucina italiana (1992) o al tanto curato da Alberto Capatti e Massimo Montanari, sempre con un marcato senso storico, più lieve nell’Atlante dei cuochi che finisce con il privilegiare i professionisti.
Gualtiero Marchesi cinquantenne nel suo ristorante in via Bonvesin de la Riva a Milano. La rivoluzione della cucina italiana è iniziata lì
La loro scelta, come sempre accade quando si stilano elenchi di merito, è fonte di consenso ma anche di stupore e dissenso. Scrive Bolasco: «Non c’è un giudizio qualitativo, ma la volontà di tirare fuori ciò che pensiamo abbia inciso di più. Potreste non trovare chef importantissimi e geniali ma
Massimo Bottura, tre stelle alla guida dell'Osteria Francescana a Modena
Ed è giustissimo. Se interpellassimo chi fa il loro stesso mestiere, ad esempio Eleonora Cozzella, Luca Iaccarino e Luca Ferrua al pari di Carlo Passera, Gabriele Zanatta e Andrea Grignaffini, Federico De Cesare Viola e Alberto Cauzzi, farebbe scelte uguali all’80/90 per cento perché i più mettono d’accordo. Poi ognuno avrebbe il suo angolo che lo differenzia dai colleghi. Tengo per me tre o quattro cuochi che mai avrei inserito, però
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Una curiosità finale: con tutto lo spazio bianco in pagina, perché limitarsi a nome, data e luogo di nascita, senza null’altro? Un esempio: Matt Orlando 1977, Encinitas. E perché no l’anno della eventuale scomparsa di chi è già salito in cielo? Heinz Winkler nel 2022 o Santi Santamaria nel 2011?
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi