20-12-2020
Il sommo chef italiano, Massimo Bottura, è autore della prefazione di un libro che racconta un prodotto modenese straordinario, unico e che gli è carissimo, l'aceto balsamico - nelle versioni tradizionazle o Igp. Il Balsamico – L’Oro Nero di Modena si intitola il testo, edito da Artioli Editori 1899, 29,75 euro acquistandolo qui. Bottura produce anche un "suo" aceto balsamico, etichetta Villa Manodori, acquistabile qui
Davvero ben fatto il libro Il Balsamico – L’Oro Nero di Modena edito da Artioli Editori 1899 (136 pagine, illustrazioni a colori, 29,75 euro acquistandolo qui) con il patrocinio e la consulenza del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP.
L’opera voluta dalla storica casa editrice modenese attraversa il mondo dell’Oro Nero in un viaggio di 136 pagine corredate da immagini emozionanti, partendo dalla sua storia millenaria, raccontandone il legame culturale con il territorio di origine, illustrando le differenze, frutto di secoli di tradizione, tra le due tipologie, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e l’Aceto Balsamico di Modena, oggi riconosciute e tutelate a livello europeo come Dop e Igp.
Questo libro, con testo in italiano e inglese e diffuso sui principali mercati internazionali, costituisce un indispensabile veicolo di divulgazione dei pregi e delle qualità dell’Aceto Balsamico di Modena e dei suoi produttori.
Concepito tra i vitigni coltivati tra le nostre colline lente, nato nella penombra delle nostre acetaie, dove riposa in batterie fino a raggiungere l’età adulta, scorre poi tra le nostre vene per una vita intera. Racchiude in sé un insegnamento fondamentale: saper crescere lentamente, coltivando la pazienza come virtù. Esaltare il passare dei giorni senza mai perdersi nella quotidianità.
Festina lente - procedere con calma, ma con pensieri veloci, verso i propri obiettivi.
Bottura e le acetaie
Il suo carattere si definisce, si struttura, a seconda dell’animo.
Nel migliore dei casi, con il passare degli anni basta uno sguardo per conoscersi e capirsi, così come basta una goccia di balsamico per cambiare i connotati di un piatto intero.
La pazienza viene premiata dalla densa intensità di sapore.
È questo che ci insegna la nostra terra, è questo il valore dell’identità emiliana.
E ora, una delle ricette, tratta dal libro.
Crostacei, maionese al balsamico e rapa rossa
Per lo yogurt Mescolate assieme lo yogurt, il sale e l’olio di oliva extravergine e unite la panna raffreddata, precedentemente portata a 80° centigradi, mescolata con la Iota. Inserite il tutto in un sifone da mezzo litro, caricato con due bombolette, e mantenetelo tiepido a 45° centigradi.
Per la polvere di rapa rossa e le chips Pelate la rapa rossa, un terzo tagliatela sottile all’affettatrice, spennellatela con una pastella molto diluita di farina di riso e acqua e friggete con 350 g di olio di semi di girasole a 155° centigradi finchè non risulta croccante. Tamponate dall’eccesso di olio. Lasciate raffreddare e spezzate in modo grossolano. Il resto dei due terzi affettatela sottile, tamponatela con carta assorbente per togliere l’eccesso di liquido e mettete in un essiccatore a 50° centigradi per alcune ore. Frullate e setacciate.
Per l’emulsione Mettete il tuorlo d’uovo nell’Aceto Balsamico di Modena Igp per 18 ore circa (dipende dall’acidità dell’Aceto Balsamico). Sgocciolate il tuorlo, setacciatelo e fate una maionese con sale, poco liquido di marinatura e i restanti 150 ml circa di olio di semi di girasole. Mettete in una sacca da pasticceria.
È del 2005 il libro che Massimo Bottura ha dedicato all'aceto balsamico, intitolato ovviamente Aceto Balsamico, euro 9,50 acquistandolo qui, edita Bibliotheca Culinaria
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A cura della redazione di Identità Golose
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Massimo Bottura tra le botti della sua acetaia: «Il mio approccio è quello dei grandi vigneron italiani, che attraverso i loro vini hanno dato un’espressione autentica del proprio territorio con il coraggio di uscire dal disciplinare», ci racconta