29-11-2014
Sfilata di starchef, tutti gli otto 3 stelle tricolori, alla festa di Milano per i 60 della Guida Michelin in Italia. Da sinistra verso destra si riconoscono Massimo Bottura, Bobo e Chicco Cerea, Massimiliano Alajmo, Heinz Beck, Niko Romito, Annie Feolde, Enrico Crippa, Giovanni e Nadia Santini
La prima guida dedicata dalla Michelin all'Italia uscì con la data 1956 (e nemmeno copriva lo stivale intero, si fermava a Siena). L’ultima, presentata un paio di settimane fa, porta in copertina l’anno 2015, edizione numero 60 quindi. Tante edizioni come tanta è la strada che ha percorso il Bibendum lasciando tracce profonde nel patrimonio gastronomico di casa nostra, piaccia o non piaccia a noi italiani. E allora ecco la Rossa per eccellenza - assieme con la Ferrari -, festeggiare se stessa e la ristorazione italiana in uno spazio industriale recuperato dalle parti di via Mecenate a Milano.
Non era mai successo vedere, alla stessa ora e nello stesso posto, 24 stelle ai fornelli ma, come ha fatto notare con un pizzico di ironia un dirigente del colosso dei pneumatici, “siamo la Michelin e gli chef sono sempre gentili con noi”. Traduzione terra terra: la paura fa novanta, guai non esserci. Come ha detto la Feolde, unica donna al mondo ad avere perso la terza stella per poi riconquistarla, “quando ti retrocedono ti uccidono”. Non vieni certo percepito come un due stelle, com’era prima della promozione assoluta, bensì diventi un bocciato. Magra consolazione sentirsi dire che gli ispettori hanno sbagliato a giudicarti, tanto conta quanto deciso.
Nadia Santini e Annie Feolde, le signore della ristorazione italiana
Presente tutto lo staff Michelin a iniziare dal numero uno a livello guide, l’americano Michael Ellis, la festa ha avuto un momento importante tra i finger food di benvenuto e i piatti principali. Prima di congedare gli chef dal palco dei discorsi (e poi della musica), a Massimiliano Alajmo è stata consegnata una scultura raffigurante un bibendum perché il più giovane cuoco a ricevere le tre stelle nella storia della Rossa, Francia ovviamente compresa.
Massimiliano Alajmo con la scultura ricevuta perché più giovane cuoco di sempre a essere illuminato con le tre stelle Michelin. Accadde nel novembre del 2002 quando il padovano aveva compiuto 28 anni a maggio
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a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi