11-02-2014
Prin Polsuk, sous chef del ristorante Nahm di Bangkok, il regno di Dave Thompson, autorità mondiale in materia di cucina tailandese. Polsuk ha stregato i palati con due ricette della regione di Chang Mai, nel nord del Paese. L'intera mattinata è stata presentata da Federico De Cesare Viola (foto Brambilla-Serrani)
La terza giornata di congresso vede la Tailandia come nazione ospite in Auditorium. Un'occasione eccellente per conoscere da vicino una delle più raffinate e interessanti cucine asiatiche. Molto diffusa in tutto il mondo, con circa 15.000 ristoranti nei 5 continenti, si rivela assai più ricca di sfaccetature di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Nata dalla fusione della cucina cinese e quella indiana e molto complessa nelle sue varianti regionali – proprio come la cucina italiana - si arricchisce degli aromi di erbe e spezie profumate e dei contrasti tra sapori come il dolce del latte di cocco, il sapido delle salse di pesce e il piccante dei peperoncini. Durante la giornata emergono anche altri punti di contatto tra la cucina thai e quella italiana, per esempio nell'uso del lardo di maiale e di alcune erbe e verdure. I più grandi interpreti della cucina Thai, in patria e fuori, si alternano sul palco presentando ricette molto legate alla antica e vasta tradizione talvolta rivista o contaminata ma mai abbandonata.
Chumpol Jangprai, instancabile ambasciatore dei migliori sapori thai oltrefrontiera
Dylan Jones e Bo Songvisava del ristorante Bo.lan di Bangkok, sostenibilità in salsa Slow Food
Henrik Yde, danese con una pletora di insegne thai e asiatiche a Copenhagen, tra cui il Kiin Kiin, una stella Michelin
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere