La piccola penisola che ospita i due paesi gemelli di Skanör e Falsterbo dal 16 al 18 maggio è stata il teatro della prima edizione del festival gastronomico ideato da Mattias Kroon. Una località turistica tra le più apprezzate e ben frequentate di Svezia, spiaggia sabbiosa, fondale basso, campi da golf, pesca, caccia, buoni ristoranti. I colori della campagna sono brillanti, il verde ed il giallo dei campi coltivati a colza, l’azzurro del cielo inondato dal sole.
Lo sguardo sul mare è segnato dalla fluente linea del Ponte di Øresund, imponente opera di ingegneria che collega Danimarca e Svezia inaugurato nel 2000, qui il tempo si ricorda da prima del ponte a dopo l’apertura del ponte. Mattias, giornalista svedese premiato nell’ultima edizione della Guida di Identità Golose ai ristoranti di Italia, Europa e Mondo, ha maturato l’idea di organizzare un evento per il suo paese natale portandone all’attenzione le peculiarità gastronomiche.

Tra le attrattive del Mat Festival ci sono i food truck, concentrati nel porto della piccola penisola svedese
Scopriamo un mare pescoso ricco di grandi e polpose
aguglie poco considerate nell’alimentazione locale in cui trionfano i soli filetti di pesce bianco e salmone. Si sensibilizza circa il consumo di carni selvagge come
i cinghiali che abitano i boschi circostanti i due paesi, catturati secondo un regolamento ferreo, oppure
le vacche “hippie”, una razza di bovini Highland, con tanti peli da sembrare capelli che popolano in quantità la brughiera allo stato brado. Hanno il solo scopo di mantenere pulito l’ambiente.
Al centro dell’attenzione anche
asparagi,
bacche,
rabarbaro e
verdure di stagione. Il filo conduttore è l’alimentazione naturale, vera e sostenibile. Un percorso di avvicinamento ad un nuovo e consapevole concetto di cibo offerto al pubblico di appassionati, curiosi e semplici turisti in modo spontaneo ed informale. Il
Mat Festival è organizzato in maniera casual ed allegra, si sente energia ed entusiasmo percorrendo ogni luogo dell’evento, il porto con i suoi truck food, il mercato dei prodotti tipici, gli otto ristoranti che ospitano altrettanti rinomati chef. Incontriamo a passeggio i ragazzi del
Nordic Food Lab del
Noma di Copenaghen al termine della loro presentazione dedicata al
garum di cavallette.

Come rinunciare alla birra ufficiale del Festival?
Inseguiamo il profumo che arriva dal giardino di un piccolo hotel dove uno chef molto popolare e guru televisivo,
Tareq Taylor, spiega i cibi e le cotture naturali proponendo un suo barbecue con gli ingredienti di territorio. Si gira in bicicletta, a piedi, a cavallo. Intanto cuoce sulla spiaggia, in un grande fosso, il cinghiale, insieme alle verdure che serviranno per la festa di chiusura.
Aldo Castiglione e la moglie
Annika aprono le porte del loro ristorante italiano
Da Aldo, consigliatissimo il caffè espresso, al distretto gastronomico italiano più evocativo, quello della
Mozzarella di Bufala Campana DOP, dei
pomodori del Vesuvio e del
San Marzano, dell’
olio extravergine d’oliva, della
Pasta di Gragnano e della
Pizza.
Sold out per tutte le degustazioni tematiche realizzate in collaborazione con lo chef
Peppe Daddio. Quasi in conclusione lo chef
Daniel Berlin, conosciuto già come relatore a
Identità Golose propone il suo menu in collaborazione con un noto ristorante del territorio. Finisce il festival intorno ad un tavolaccio di legno imbandito con il cinghiale cotto sotto la sabbia e l’immancabile birra del
Mat Festival, sono le dieci di sera, il crepuscolo è molto lungo e basta la luce naturale ad illuminare i volti soddisfatti di
Mattias e dei suoi amici chef e ristoratori, il primo passo di questo progetto concreto ed ambizione è fatto.