14-02-2022
Maison Sota a Parigi (foto japantimes.co.jp)
MAISON SOTA Dopo aver generato un bel rumore con la cucina del Clown Bar - e, prima ancora, al Vivant - qualche anno fa lo chef Sota Atsumi si è imbattuto nell'(av)vincente avventura dello Chef’s Club di New York. Il giovane cuoco, forse il più chiacchierato di Parigi, ha deciso poi di mettersi in proprio, creando uno spazio per dar sfogo alla sua creatività. Dopo una breve apertura iniziale, interrotta dalla pandemia e da una ristrutturazione, Maison è pronto di nuovo ad accogliere gli ospiti.
La cucina è diretta, à la minute e fuori dagli schemi. La grande abilità dello chef nel lavorare prodotti come aragoste, piccioni, ricci di mare e verdure, produce piatti generosi e di qualità – e i pairing risultano sempre unici e naturali. Sota è noto per la capacità di dare nuova vita ai tradizionali piatti francesi di Pithiviers, ormai quasi dimenticati, un approccio che continua a sviluppare quotidianamente.
I piatti sono sempre freschi e vivaci, riflesso di uno stile spontaneo ed estremamente preciso. La grande cucina a vista si colloca al secondo piano del ristorante e un bancone con qualche seduta permette un contatto più vicino. Essendo stata in precedenza una vecchia fabbrica, la location dispone di spazi molto ampi, fatto insolito per un ristorante dell’11° arrondissement. Un ambiente moderno ed elegante, ideale per gli amanti dei grandi social table, intagliati a mano a Hokkaido per la Maison.
Parigi ha proprio bisogno del talento di Atsumi Sota: al suo panorama standard internazionale aggiunge una cucina francese moderna e open-minded.
Maison Sota 3, rue Saint-Hubert Parigi, Francia +33143386195 Menu degustazione: 120 euro (7 portate) chiuso domenica e lunedì
Sota Atsumi (foto japantimes.co.jp)
Melanzane e foie gras, Maison Sota
In una prospettiva più tradizionale si può dire che AT non segue la tradizione francese e neanche quella giapponese, nonostante le origini dello chef e la sua terra di adozione. Al contrario, sta lentamente creando una personalissima cucina, basata su piatti molto curati esteticamente e sapori che attraggono un target giovane e modaiolo.
Nude pareti di cemento e piani d’appoggio in legno in una location piccola ma luminosa, poco distante dal classicismo – tipicamente francese – della zona Boulevard Saint-Germain controbilanciano un team di sala giovane e cordiale, ossessionato da vini naturali provenienti dai movimenti più avanguardistici.
Atsushi Tanaka (foto atsushitanaka.com)
L'estetica di Atsushi Tanaka
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
food writer, editor e produttore televisivo. Organizzatore di eventi e moderatore. Svedese, di base a Parigi. Appassionato di ingredienti insoliti, di tutti i riti della cucina e di cenare in giro per il mondo. Per lui, gastronomia significa cultura
Nicolas Lambert, senior executive pastry chef dei Four Seasons Hotels di Dubai a Jumeirah Beach e al DIFC
Pomodori ciliegini e tonno rosso, acqua di cocomero, olio al curry: l’acqua di anguria fa la differenza ed è il legante perfetto per tutti gli ingredienti. Sorprendente, colorato e fresco: uno stile proprio del Septime di Parigi, chef Bertrand Grébaut
Da sinistra, il ristorantore romano Giovanni Passerini e il sous chef Giacomo Salpietra ripresi dal tavolo che dà proprio sulla cucina del ristorante Passerini, a Parigi, rappresentato dall'iconica "P" e la pasta del Pastificio Passerini, sempre nella Capitale francese
Dal Mondo è curiosità, fascino, un guida verso i migliori indirizzi intorno al globo, di cui vi raccontiamo non solo piatti, insegne, ingredienti, ma anche le vite di personaggi che stanno facendo la differenza nel nostro Pianeta, dalla ristorazione al meraviglioso mondo del vino.