31-12-2019
Stefano Chinappi, sulla destra, con Gianni Purificato: due grandi professionisti all'asta del pesce di Formia
Alle cinque del pomeriggio, la sala appositamente attrezzata con una gradinata in legno tipo stadio inizia ad affollarsi di negozianti e ristoratori che vengono qui per l’asta del pesce. Obiettivo, accaparrarsi le cassette colme di quello che è arrivato fin dalle prime luci dell’alba dalle barche locali che solcano le acque del golfo di Gaeta e delle isole Pontine: saraghi, cefali, vope, fragolini, sparnocchie e mazzancolle saltellanti, calamari e seppie, i capitoni immancabili in questo periodo dell’anno. In un rituale che si tramanda da decenni e decenni, il banditore fissa la base d’asta per ogni cassetta e dà il via all’incalzarsi di offerte fino a stabilire prezzo finale e acquirente.
Gianni è infatti il cognato di Stefano Chinappi, ristoratore scafato e grande conoscitore di tutto quel che arriva dal mare. Da dieci anni Stefano se n’è venuto a Roma con la moglie Elena e i figli; il suo ristorante a Porta Pia è tra gli indirizzi imperdibili della capitale per gli amanti della cucina di mare. Ma lui è formiano doc d è forte il legame con la città natale e con il locale aperto dai nonni Antonio e Vincenza nel 1957 e portato avanti prima dal papà Franco, abile pizzaiolo e arbitro di calcio, e oggi affidato alle cure del cugino Michele e la moglie Angela.
Stefano Chinappi davanti al mare della "sua" Formia
Sparnocchie appena pescate a Formia
Trigliette
Vope
Mazzancolle
Linguine al sugo di papiro peloso
Gamberi gobbetti crudi, fondo di Campari Orange
Due piatti classici di Chinappi: Spaghetti con le vongole...
...e Sogliola alla Chinappi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere