Backstage - La vita dietro a un piatto è il titolo della mostra personale del giovane fotografo Nicolò Brunelli, che sarà inaugurata a Brescia il prossimo 16 dicembre, presso il Mo.Ca (via Moretto 78 - Ex Tribunale), all’interno della raccolta permanente di fotografia italiana. Obiettivo è stato ritrarre il backstage che uno chef vive “dietro al piatto”, ovvero lo sforzo quotidiano della creatività, le fasi elaborative che vanno dal concepimento di una ricetta alla sua preparazione, la difficoltà della ricerca e del reperimento di materia prima di qualità, i rapporti con la brigata e nella brigata. Il piatto è solo il culmine di un grande sforzo poliedrico, che spesso è celato ai clienti del ristorante e di cui, questa mostra, vorrebbe invece celebrare il retroscena.
L’atto creativo di uno chef si fonda sulla ricerca di novità e di bellezza, dosando prodotti, territori, saperi, sapori, colori, in una danza entusiasmante, ma di ritmo difficile.
Backstage - La vita dietro a un piatto intende quindi far emergere le tante sfumature che portano lo chef-creatore al momento del pass, quando questo mix di sforzi, ricerca e sacrificio è al culmine del suo percorso e la portata pronta per essere servita.
La mostra fotografica vuole anche avere un approccio innovativo, portando la classica idea di cucina al di fuori del suo spazio naturale e “musealizzandola”, cioè elevandola agli altari dell’arte per farla icona di sacrificio, scelta di vita. La personale riunisce assieme realtà e idee differenti, con lo sviluppo di “micro-racconti” che andranno a comporre un’unica storia: quella della cucina italiana contemporanea.
Le stampe fotografiche sono realizzate in fine art a pigmenti naturali su carta fatta a mano
Toscolano 1381, misto cotone: riproduzioni uniche, artigianali, da collezione ed ecosostenibili. La mostra si articola in due capitoli: 1) Il territorio di
Nicolò Brunelli, ovvero le realtà di casa, dove l’artista è nato. Si tratta di chef di alto livello nel cui ambiente
Nicolò è potuto nascere e crescere (
Alberto Bertani, Andrea Leali, Saulo della Valle, Matteo Maenza, Paolo Favalli, Diego Papa, Cesare Rizzini). 2) La Grande Cucina Italiana, ovvero una selezione dei grandi nomi con cui
Brunelli collabora, divisa a sua volta in
Grandi Nomi di Brescia (
Iginio Massari, Philippe Léveillé, Stefano Baiocco, Stefano Cerveni, Massimo Fezzardi) e i
Grandi Nomi d’Italia (
Andrea Berton, Alessandro Dal Degan, Riccardo Bassetti, Michelangelo Mammoliti, Moreno Cedroni, Gianluca Gorini, Davide Caranchini, Floriano Pellegrino, Isabella Potì, Paolo Casanova).
I due capitoli della mostra si uniscono formando l’idea personale di Brunelli sulla cucina italiana, fatta di attimi, gesti e passione per la propria professione.
Brunelli, classe 1986, è nato a Salò, sulle sponde del lago di Garda.

Floriano Pellegrino e Isabella Potì

Stefano Baiocco e Iginio Massari